Ecologia

Sindaco di Bracciano: "Su Cupinoro confermato il progetto per biogas e Tmb"

Intanto continuano le perdite sul versante economico

Roma, 12 giu. - (AdnKronos) - Sulla discarica di Cupinoro resta in piedi il progetto, previsto dal piano della Bracciano Ambiente, per la costruzione del Tmb e dell’impianto Biogas. Intanto la situazione ambientale è costantemente monitorata mentre continuano le perdite sul versante economico. A tracciare un quadro della situazione del sito all'Adnkronos, è il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala.

Le condizioni ambientali del sito, spiega il sindaco, “vengono monitorate dalla Bracciano Ambiente e dall’Arpa Lazio. Non mi risulta che ci siano problematiche di carattere ambientale. L’attenzione massima che bisogna prestare è quella relativa alla captazione e allo smaltimento del percolato. Mi consta che al momento le vasche di raccolta abbiano buoni margini di sicurezza e, nell’eventualità si dovessero verificare emergenze, il Comune è sempre pronto ad intervenire direttamente, come già fatto con ordinanza sindacale n. 65 del 23/03/2015, finalizzata al trasporto e smaltimento di percolato, in un momento di grande emergenza, causa forti piogge”.

Quanto alla questione economica “è chiaro che con la chiusura della discarica è venuta meno la gestione caratteristica della Bracciano Ambiente Spa, con la conseguenza che il sito di Cupinoro produce oggi solamente perdite, non avendo più entrate”. Le risorse sostenute per monitorare e tenere in sicurezza il sito “non sono state sostenute dal Comune, ma dalla Bracciano Ambiente Spa” precisa il sindaco e il periodo va “dal 2004 sino ad oggi”, ossia da quando la gestione della discarica è passata nelle mani della municipalizzata.

Secondo, dunque, la documentazione della Bracciano Ambiente Spa ammonta a “oltre 20 milioni di euro le somme spese sul vecchio invaso di mc.1.800.000, autorizzato e gestito dal privato S.E.L”. Alla società privata che ha gestito la discarica sino al 2004 “non solo l’allora amministrazione non ha richiesto risarcimento e la Regione Lazio non ha preteso le garanzie finanziarie previste dal D.lgs. n.36/2003, ma addirittura gli allora amministratori con poteri congiunti e legali rappresentanti della società, nominati dalla allora Giunta Municipale, hanno sottoscritto un atto di cessione di diritti e di rinuncia, con il quale hanno 'liquidato' la ditta S.E.L. s.c.a.r.l., con un importo di complessivi 145mila euro per l’acquisto di alcuni beni, oltre ad 5mila euro per rinuncia traslativa a favore della Bracciano Ambiente”.

La ditta S.E.L. s.c.a.r.l., aggiunge il sindaco, “è stata dichiarata fallita nel 2006 e, pertanto, l’amministrazione Sala, insediatasi a giugno 2007, non ha, ovviamente, potuto effettuare alcuna richiesta risarcitoria”. Intanto è fissata per il prossimo 23 giugno la conferenza dei servizi decisoria e riguarderà “il progetto di modellazione morfologica finale della discarica e la realizzazione del capping definitivo dell’invaso, ai sensi del D.lgs.

36/2003. Nulla attiene l’ex cava Vaira”.

Il Comune, aggiunge il sindaco, “auspica che si possa chiudere la conferenza e che in tempi brevi possa essere emesso il decreto definitivo di chiusura della discarica da parte della Regione Lazio”. Quanto al futuro del sito, Sala spiega che “il Piano industriale della Bracciano Ambiente, approvato nel Consiglio Comunale con la delibera n. 27 del 12/07/2013, resta confermato, con l’intendimento di migliorare l’impiantistica secondo le migliori tecniche possibili”. In merito, il sindaco precisa che “i progetti autorizzati sono riferiti al trattamento meccanico biologico ed all’impianto di trattamento della frazione organica con possibile produzione di metano”.

12 giugno 2015 ADNKronos
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