Un progetto per la valutazione del clima del futuro, al quale tutti possono partecipare.
Nuvole sopra l'oceano Indiano. Il futuro del clima dipende strettamente dalla capacità dell'oceno di assorbire le variazioni dovute alle attività dell'uomo. Foto: Nasa |
Il futuro del clima? Difficile venirne a capo, a meno di non disporre di ampie strutture di calcolo, che siano in grado di elaborare l'enorme mole di dati necessari per effettuare un modello statisticamente rilevante. Per questo motivo i ricercatori dell'università di Oxford, della Open University e del Rutherford Appleton Lab. hanno deciso di chiedere una collaborazione per la previsione del tempo del prossimo secolo, alla quale posso partecipare tutti, in qualsiasi parte del mondo si trovino.
Cinque milioni di computer. Il più famoso progetto di calcolo distribuito, che prevede una collaborazione di massa, è SETI@HOME , dedicato alla ricerca di messaggi extraterrestri; sono attualmente coinvolte quasi cinque milioni di persone, i cui computer hanno effettuato finora il lavoro che, su un solo calcolatore, avrebbe richiesto un milione e mezzo di anni. I ricercatori della Open University chiedono invece il coinvolgimento di un elevato numero di persone esterne all'università per svolgere i calcoli necessari a simulare l'evoluzione del clima globale, troppi anche per i potenti computer da laboratorio.
Per partecipare, basta possedere un computer (deve però avere un sistema operativo Windows) e un collegamento a Internet. Grazie ad un piccolo programma scaricato dal sito Climate prediction, il computer di casa svolge una piccola parte della simulazione durante i periodi di stand-by e invia il risultato ai ricercatori. Un'animazione grafica permette anche di seguire in diretta la simulazione del clima. Il progetto è stato lanciato ufficialmente il 12 settembre, e nel primo weekend 25.000 utenti hanno già aderito.
(Notizia aggiornata al 19 settembre 2003)