Ecologia

Si risparmia, si fa amicizia e a volte si trova lavoro. BlaBlaCar, il successo dell'auto condivisa

Roma, 18 set. - (AdnKronos) - Una meta comune e una macchina condivisa per fare il viaggio insieme e dividere le spese incontrandosi e accordandosi gratuitamente via Internet. Il ride sharing piace sempre di più. Ne è prova il successo crescente di BlaBlaCar, la piattaforma di passaggi in auto leader nel settore, usata abitualmente da 20milioni di persone nei 19 Paesi in cui è presente, e che vede l'Italia tra i primi in classifica.

Nella settimana della mobilità sostenibile il network sviluppatosi parallelamente in Francia e nel nostro Paese, ha ricevuto un finanziamento da 200 milioni di dollari, il più ingente di quelli ottenuti da un'azienda europea, "per consolidare e accelerare i mercati in cui siamo già presenti - spiega all'Adnkronos Andrea Saviane, country manager di BlaBlaCar Italia - ed espandere il network ad altri Paesi anche fuori dall'Europa come già iniziato in India e Messico con l'obiettivo di arrivare un giorno a una piattaforma internazionale che consenta, ovunque si vada, di viaggiare con il sistema dei passaggi in auto".

Le tratte più percorse sono Roma-Milano, Milano-Venezia, Roma-Napoli e Milano-Bologna. Spostamenti gettonati soprattutto nei weekend quando molti lavoratori fuori sede tornano a casa.

"In Italia il successo del ride sharing - dice Saviane - è dovuto a dei fattori abbastanza oggettivi: il costo del carburante è tra i più alti d'Europa, si pagano le autostrade e i trasporti non sempre sono in grado di collegare in modo efficace due città. Se pensiamo ad esempio a tutte le medie città italiane che non sono efficacemente collegate dalla rete ferroviaria, BlaBlaCar non solo costituisce un'alternativa molto più economica ma è anche un'alternativa molto più veloce".

Non solo. Si tratta di un sistema di mobilità assolutamente verde. Poter condividere un'auto significa per molti passeggeri infatti non dover ricorrere alla propria.

"Questo significa andare a ridurre l'impatto ambientale", rileva il manager che snocciola orgogliosamente i benefici che il servizio ha sul Pianeta. "Abbiamo calcolato - sottolinea - che attraverso BlaBlaCar siamo riusciti a far risparmiare un milione di tonnellate di CO2 immesse in atmosfera".

Ma come funziona BlaBlaCar? "Basta iscriversi gratuitamente sul sito, scaricare la App e ogni volta che si fa un viaggio offrire i posti vuoti che si hanno in macchina - spiega Saviane - in cambio di un contributo alle spese. A fine viaggio conducente e passeggeri si scambiano un feedback contribuendo così a costruire una reputazione sia di conducenti che di passeggeri". Un sistema di controllo diretto sinonimo di garanzia per gli utenti della community che non rischiano così di trovarsi in situazioni sgradevoli finendo in auto con guidatori incapaci, passeggeri molesti o peggio.

"Ci sono persone che hanno oltre mille feedback positivi quindi si può scegliere non solo il conducente in base al sesso, l'età o alla foto che può ispirare fiducia ma - consiglia Saviane - spulciando i vari commenti che sono stati lasciati si può capire non solo se abbiamo a che fare con persone affidabili, precise nella guida e così via, ma anche conoscere delle curiosità sulla storia di ognuno".

Ad utilizzare il servizio non sono solo giovani squattrinati o smanettoni abituati a navigare sui social. "L'identikit del viaggiatore di BlaBlaCar - assicura il country manager - attraversa un po' tutte le categorie di persone. L'età media è di 31 anni ma ci sono anche persone di seconda e terza età. I passeggeri sono equamente distribuiti tra uomini e donne e sono magari un po' più giovani mentre i conducenti sono persone che hanno un'età media un po' più alta e sono in maggioranza uomini.

E condividere un viaggio, significa spesso condividere anche storie, incontrare persone che non si sarebbero mai incontrate e, spesso, dare vita ad amicizie che proseguono poi anche fuori dall'abitacolo della macchina. "Riceviamo racconti delle storie più disparate nate a bordo dell'auto - rivela Saviane - e noi stessi siamo utenti e protagonisti di queste storie: alcuni dipendenti di BlaBlaCar li abbiamo conosciuti in macchina durante le nostre attività di ride sharing quindi garantiamo personalmente che amicizie e, in alcuni casi, occasioni che cambiano la vita, sono all'ordine del giorno".

18 settembre 2015 ADNKronos
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