Ecologia

Sesso, contraccezione: "Solo l'astinenza è davvero green"/Speciale

Arisi, presidente della Società medica italiana per la contraccezione fa il punto sui metodi più eco-friendly: "Dal coito interrotto alla pillola l'importante è tenere nel giusto equilibrio costi e benefici di certe scelte per noi e l'ambiente". Le donne lo vogliono di legno, boom di sex toys naturali. Film porno per salvare il pianeta, la mission sexy-green di 'Fuck for forest'. Dieta veg e mediterranea, il food per essere 'grandi' tra le lenzuola. Profumo di donna... e uomo, il segreto della seduzione è nei feromoni. Cibo afrodisiaco, quando l'amore nasce a tavola

Roma, (AdnKronos) - C'è chi lo vuole fare 'strano' e chi lo vuole fare 'eco'. In una società sempre più attenta all'ambiente anche il sesso deve fare la sua parte. A partire dalla contraccezione.

"L'astinenza è il metodo contraccettivo più green che esiste se non fosse che poi ci estinguiamo o creiamo squilibri alla nostra salute mentale". Emilio Arisi, ginecologo e presidente della Smic, Società medica italiana per la contraccezione, parte con un paradosso per fare il punto sui metodi anticoncezionali più eco-friendly.

"Dobbiamo sempre tenere presente l'equilibrio tra il rispetto dell'ambiente e i costi o i benefici che certi comportamenti possono o avere per noi. Ma dovendo stilare una classifica bisogna chiarire innanzitutto che quando parliamo di 'green contraception' parliamo di sistemi non invasivi per il corpo e per l'ambiente. Dunque è evidente che tra quelli più 'green' ci siano quelli naturali come il coito interrotto, l'antico metodo di Ogino-Knaus che si basava sul conto dei giorni di fertilità della donna, poi perfezionato con la misurazione della temperatura basale che - ricorda il ginecologo - nella prima parte del ciclo è sui 36,5° mentre dopo l'ovulazione si alza arrivando ai 37° per poi scendere nuovamente subito prima delle mestruazioni".

Oggi poi "ci sono metodi simili, sempre naturali - ricorda Arisi - che sfruttano piccoli computer come Persona che riconosce la concentrazione di ormoni nell'urina o altri che ne misurano la concentrazione dalla saliva".

Ma, avverte il ginecologo, "bisogna mettere in evidenza che quando si parla di contraccezione green bisogna sempre controbilanciare con quelli che sono poi i rischi di gravidanza. L'indice di rischio del coito interrotto è almeno del 10-15%, mentre, per esempio Persona, come denuncia lo stesso foglietto illustrativo, ha un margine di rischio è del 5%. Sono elementi da tenere ben presenti, considerando poi che il 50% delle gravidanze indesiderate si trasformano in aborti volontari e addirittura l'80% nel caso delle minorenni".

Arrivando quindi ai metodi un po' più 'sicuri' dal punto di vista del rischio di gravidanza troviamo la spirale. "Direi che possiamo definirla abbastanza 'green' - afferma Arisi - sia che si tratti di quella in rame che non rilascia nulla nel corpo e che ha il 2% di possibilità di fallimento, sia che se ne applichi una con progestinico la cui concentrazione è di 52 mg per cinque anni (a fronte della pillola che ne rilascia 100 mg al giorno) e dà una possibilità di fallimento del 2 per mille".

Meno 'verdi' i profilattici anche se ora ce ne sono di vegani (senza caseina) o in lattice di gomma naturale.

"Come per il discorso delle gravidanze - avverte il medico - anche in questo caso c'è bisogno di pensare al bilanciamento tra rischio e beneficio per noi e per l'ambiente. Sappiamo che i condom sia maschili sia femminili sono l'unico strumento per difenderci dalle malattie a trasmissione sessuale. Quindi pensiamo bene a che rischi andiamo incontro prima di decidere di non usarli".

Ultima in classifica, in fatto di 'green contraception' è la pillola. "Anche quelle di ultima generazione con dosaggi ormonali molto bassi - ricorda Arisi - hanno un impatto sull'ambiente perché è vero che comunque gli ormoni immessi vengono poi espulsi dalle urine. Ma anche qui ci sarebbe da fare una riflessione: una donna gravida espelle più ormoni nelle urine in 9 mesi di quanto una donna che prende la pillola possa espellerne in tutto un ciclo fertile. Solo che la gravidanza è una cosa bella, poetica e non può che essere considerata 'green'".

27 marzo 2015 ADNKronos
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