Quand'è che l'umanità si è accorta che il clima del pianeta è in continuo cambiamento? Le basi della climatologia moderna si possono far risalire forse ai primi anni dell'800, quando Joseph Fourier teorizzò l'esistenza dell'effetto serra, ma è solo negli anni Cinquanta del secolo scorso che la comunità scientifica ha cominciato a trovare un accordo sull'argomento (e la scienza per sostenerlo).
Le prime intuizioni a riguardo risalgono però a molto tempo prima, come ha raccontato il comunicatore scientifico Simon Clark in un evento a Londra (del quale trovate il video qui sotto): nell'XI secolo, in Cina, uno scienziato di nome Shen Kuo fu il primo a notare, dati alla mano, che il clima del passato era diverso da quello del presente – e, di conseguenza, che il clima in generale è mutevole.
Il genio di Shen. Shen Kuo era una figura incredibile. La sua pagina su Wikipedia elenca tutti i campi del sapere nel quale si distinse nel corso della sua vita: l'elenco comprende matematica, geologia, meteorologia, zoologia e infinite altre discipline come appunto la climatologia.
Clark, che ha dedicato l'ultimo anno della sua vita a studiare (anche) la figura di questo scienziato poliedrico, ha raccontato che nel 1088 Shen Kuo scrisse un saggio a proposito di un avvenimento geologico a cui aveva assistito: una frana aveva esposto una caverna sulla riva di un fiume, all'interno della quale lo studioso trovò tracce fossilizzate di bambù – in un'area che al tempo era inadatta alla crescita di questa pianta dal punto di vista climatico.
La prima volta. Shen Kuo suggerì quindi che il clima della regione, in passato, doveva essere diverso da quello del presente. Secondo Clark, si tratta della prima volta nella storia che uno scienziato metteva per iscritto le sue considerazioni sui cambiamenti climatici.
Le opere di Shen Kuo sono state tradotte, ma i suoi contributi alla climatologia un po' dimenticati: di lui si ricordano altre scoperte, per esempio il fatto che sia stato il primo a descrivere una bussola magnetica (nello stesso saggio dove parlava di bambù e cambiamento climatico, peraltro), con un secolo di anticipo sull'Europa.