Roma, 18 nov. (AdnKronos) - E' necessario "coinvolgere la cittadinanza, adottare soluzioni di altissimo livello tecnologico, cogliere le potenzialità proprie di una efficiente Green Economy anche in questo settore molto complesso". Così Francesco Rutelli in occasione dell'incontro 'Messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi: verso un Deposito Unico Nazionale', oggi a Roma presso la Società Geografica Italiana. "Un caso di rara chiarezza nel confronto pubblico su un tema difficile", sottolinea Rutelli, presidente della Fondazione Centro per un Futuro Sostenibile che ha organizzato l'incontro.
"Nella fragile Italia, come gestire in sicurezza i rifiuti radioattivi? Importante il convegno a Roma, con tecnici, politici, ambientalisti, organizzato dal Centro per un Futuro Sostenibile: non solo le scorie delle vecchie centrali nucleari, ma quantitativi crescenti derivanti dalle cure mediche vanno trattati e sistemati in modo sicuro, e dopo un processo decisionale trasparente - dichiara Rutelli -. Evitare gli errori di Scanzano Jonico, coinvolgere la cittadinanza, adottare soluzioni di altissimo livello tecnologico, cogliere le potenzialità proprie di una efficiente Green Economy anche in questo settore molto complesso".
Il confronto tecnico-scientifico è stato organizzato - si legge in una nota stampa "per rispondere alla necessità di un Deposito Unico Nazionale e definire le opportunità, anche in termini di creazione di nuovi posti di lavoro". Obiettivo del Deposito dovrà essere quello di "mettere in totale sicurezza tutti i rifiuti radioattivi prodotti in Italia, compresi quelli provenienti dai lavori di decommissioning (smantellamento) e quelli prodotti ogni giorno dalle attività di medico ospedaliere, industriali e di ricerca. Insieme al Deposito Nazionale dovrebbe essere realizzato il Parco Tecnologico: un centro di ricerca, aperto a collaborazioni internazionali, dove svolgere attività nel campo del decommissioning, della gestione dei rifiuti radioattivi e dello sviluppo sostenibile".