Ecologia

Manca il ghiaccio marino, invasione di orsi polari in un arcipelago russo

In un centro abitato delle isole artiche di Novaja Zemlja è stato dichiarato lo stato di emergenza dopo le incursioni di almeno 52 orsi affamati, spinti nella cittadina dalla fusione dei ghiacci che restringe il loro territorio di caccia.

Negli anni della Guerra Fredda l'arcipelago russo di Novaya Zemlya, nel Mare Glaciale Artico oltre il Circolo polare, fu usato per compiere numerosi esperimenti atomici (inclusa l'esplosione, nel 1961, della Bomba Zar, il più potente ordigno atomico mai costruito).

Oggi si trova alle prese con una minaccia di altro tipo: Beluš'ja Guba, il suo principale centro abitato, è in queste settimane preso d'assalto da una cinquantina di orsi polari che si sono spinti nelle case, nei parchetti, negli uffici della cittadina abitata da circa duemila persone. Gli animali, visibilmente affamati, sono attirati dai rifiuti nella spazzatura, che fiutano a diversi chilometri di distanza.

Disastro annunciato. Le autorità dell'Oblast' di Arcangelo, cui appartiene l'arcipelago, hanno dichiarato lo stato di emergenza per tutelare l'incolumità dei cittadini. Quella che si sta dispiegando da dicembre, e che ora è diventata una situazione insostenibile, è però una circostanza prevista da tempo.

colpa dell'uomo. Gli orsi polari nascono sulla terraferma ma vivono e cacciano foche e altre prede ricche di grasso sul ghiaccio marino. Il riscaldamento globale, che nell'Artico sta avvenendo due volte più velocemente che nel resto del mondo, sta cancellando l'habitat di questi predatori, che perciò si dirigono affamati verso la terraferma, dove frugano tra i rifiuti in cerca di alimenti che, comunque, non hanno lo stesso valore nutrizionale del loro cibo abituale.

Senza paura. I video e le foto dei residenti li mostrano intenti a rovistare nelle pattumiere, fronteggiare senza paura i cani da guardia, aggirarsi sui pianerottoli delle case e tra le giostre delle aree per bambini. Finora il loro abbattimento non è stato permesso: secondo la IUCN (International Union for Conservation of Nature) sulla Terra rimangono tra i 22 mila e i 31 mila esemplari di orso bianco. Nella città è stato inviato un team di esperti per proteggere i residenti e gestire l'emergenza, per esempio sedando gli esemplari e spostandoli lontano dalle case. Tuttavia, al momento non si escludono soluzioni più drastiche.

Innaturale. Si pensa che gli orsi si siano avventurati su Novaja Zemlja entrando sulla terraferma nella parte più meridionale dell'arcipelago, dove il ghiaccio è più sottile, per poi spostarsi verso nord, dove è più spesso.

Avrebbero fatto tappa a Beluš'ja Guba per fare scorta di cibo lungo la strada. Negli ultimi anni, condizioni ambientali sempre più innaturali create dall'uomo hanno facilitato comportamenti insoliti, per questi animali: li abbiamo visti accarezzare cani (loro potenziali prede), mangiare delfini e circolare, magri ed emaciati, in cerca di cibo, su porzioni sempre più ridotte di ghiaccio in mare.

16 febbraio 2019 Elisabetta Intini
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