Roma, 23 nov. - (AdnKronos) - No alla Marcia per il Clima a Parigi: dopo i tragici attentati, infatti, il governo francese ha cancellato la manifestazione nella capitale per motivi di sicurezza. Ma dalla Ville Lumière passando per i social, i cittadini hanno lanciato un appello a tutto il resto del mondo: “Marciate anche per noi”. E così, il 29 novembre, da San Paolo a Nuova Delhi, passando per Kampala, Melbourne, Ottawa, Tokyo e Roma, in migliaia scenderanno in piazza per dare vita ad oltre 2mila appuntamenti in oltre 150 Paesi. Una mobilitazione globale, per chiedere che alla Cop21 si giunga ad un accordo ambizioso in grado di assicurare un futuro giusto e sostenibile per tutto il pianeta.
Una mobilitazione che, proprio alla vigilia del summit di Parigi che chiama a raccolta i governi di oltre 190 Paesi, non ha paura del terrorismo: “Rischi? Non credo, e più gente ci parteciperà, meno pericoli ci saranno. I francesi ci hanno insegnato che bisogna reagire unendo le forze e affermando gli obiettivi di pace”, spiega all’Adnkronos Mariagrazia Midulla del Wwf, una delle sigle aderenti alla Coalizione italiana clima che organizza la marcia nel nostro Paese.
“Affrontare i cambiamenti climatici è un modo per unire le forze perché è un tema che riguarda tutti, senza distinzioni”, continua Midulla. Uniti e decisi, ma con qualche precauzione. Intanto, il programma iniziale per Roma prevedeva la partenza da piazza Farnese, dove ha sede l'Ambasciata di Francia, appuntamento ora spostato a Campo de’ Fiori su richiesta della Questura per motivi di sicurezza.
Partenza alle ore 14 in direzione di via dei Fori imperiali dove si terrà un grande concerto alle ore 17. Ad alternarsi sul palco ci saranno Bandabardò, Dolcenera, Meganoidi, Têtes de Bois, Kutzo, Sandro Joyeaux e molti altri; presenteranno Massimo Cirri e Sara Zambotti.