Ecologia

Ritardi ingiustificabili, poco 'green' e biglietto troppo caro. Questo è l'Expo visto dal web

Reputation Manager scatta la foto del 'web sentiment' sull'Esposizione Universale di Milano: 44% negativo, 43% neutro e 13% positivo. Ma chi scrive in Rete dopo averlo visitato ne parla bene

Roma, 12 mag. -(AdnKronos) - Ritardi ingiustificabili nella realizzazione di Expo e false le affermazioni che vorrebbero ultimate il 90% delle strutture promesse. Tradita l'aspettativa di riqualifica 'green' degli spazi con l'ennesima cementificazione. In più il mancato collaudo dei padiglioni realizzati all’ultimo minuto fa più paura di eventuali attacchi terroristici. E il biglietto d'ingresso costa troppo. E' questa l'Esposizione Universale vista dal web.

A 12 giorni dalla cerimonia di inaugurazione di Expo 2015 Reputation Manager, principale istituto italiano nell'analisi e misurazione della reputazione online, ha reso noto il monitoraggio in Rete relativo all’Esposizione Universale di Milano.

Il web sentiment, da gennaio ad oggi, è per il 44% negativo, 43% neutro e 13% positivo. Ma se vale la massima di Oscar Wilde 'bene o male purché se ne parli', allora l'Expo su Internet ha fatto centro. Un milione e trecentomila i cinguettii che si sono susseguiti su Twitter nell'ultimo anno, 534mila solo nell'ultimo mese. E su Facebook sono 1 milione 600mila gli utenti che seguono pagine ufficiali o non ufficiali dedicate all’evento.

Le critiche dei cybernauti si concentrano maggiormente sui ritardi relativi alla realizzazione del polo espositivo e secondo gli utenti le dichiarazioni dell’Ad Giuseppe Sala sul completamento del 90% dei lavori a pochi giorni dall’inaugurazione, non corrispondono alla realtà, né a quanto dichiarato sul sito ufficiale di Expo. Un ritardo ingiustificabile data la pianificazione dell’esposizione già dal 2007, la cui causa viene attribuita agli episodi di corruzione che hanno coinvolto alcune figure chiave, note infatti le indagini aperte per turbativa d’asta negli appalti.

Altre critiche mosse dai visitatori: la scarsa efficienza del servizio di assistenza tramite call center e social network, che sembrano non rispondere tempestivamente alle richieste d’informazioni relative in particolare agli ingressi. Il costo del biglietto è ritenuto elevato considerate le spese extra da sostenere per accedere al polo, come ad esempio il parcheggio. Minori ma non di secondaria importanza i commenti relativi all'impatto che l'esposizione ha creato sull'ambiente: i progetti iniziali di riqualifica green degli spazi si discostano da quello che secondo alcuni è l'ennesima "cementificazione".

Ma al di là delle critiche sono diversi gli utenti che sperano nel successo di Expo, considerata un'occasione per il rilancio e la riqualifica del Paese, e criticano le azioni sovversive dei NoExpo durante l’inaugurazione. I primi visitatori invece riferiscono di un'esperienza positiva: molto apprezzata l’architettura di alcuni padiglioni e la qualità dei prodotti.

12 maggio 2015 ADNKronos
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