Roma, 27 nov. - (AdnKronos) - "L’agricoltura deve fare la sua parte nella sfida contro i cambiamenti climatici. Le emissioni di gas clima alteranti di cui è responsabile, 12% del totale a livello globale, possono essere sensibilmente mitigate grazie alle rinnovabili e all’adozione di pratiche all’avanguardia come la digestione anaerobica". Così Piero Gattoni, presidente del Cib, Consorzio Italiano Biogas, ospite al Forum QualEnergia? a Roma.
Il contributo del biogas alla riduzione di Co2 non deriva soltanto dalla produzione di energia, calore e biocarburanti rinnovabili, ma anche dalla re-immissione del digestato nel ciclo agronomico. Utilizzato come fertilizzante, il digestato permette il sequestro del carbonio nel terreno, restituendo sostanza organica.
"Un aumento annuale del 4 per mille dello stock di carbonio organico nel suolo – spiega Gattoni – sarebbe sufficiente a compensare l’attuale tasso di crescita delle emissioni di Co2 in atmosfera. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa 4pour1000 che, nata in Francia e inserita nella cornice della Lima Paris Action Agenda e della Cop21, è stata capace di riunire istituzioni pubbliche, aziende, organizzazioni private e Ong. L’Italia, tra i primi paesi produttori di biogas in agricoltura, potrebbe dare un contributo rilevante ed è quanto mai opportuno che aderisca al programma 4pour1000".
I benefici di una corretta integrazione del biogas in agricoltura, secondo i principi del “Biogasdoneright R”, presentati dal Cib e sottoscritti da agricoltori, esponenti del mondo della ricerca e imprese, sono entrati a far parte del Manifesto della Green Economy e dei contributi ufficiali dell’agenda italiana che verrà presentata alla Cop21. Il Cib ha aderito alla Coalizione italiana per il clima e parteciperà alla Marcia del 29 novembre.
L’ultimo rapporto dell’Ispra ha evidenziato che dal 1990 al 2013 le emissioni di gas serra in agricoltura sono diminuite del 14,9%. "Negli ultimi anni – si legge nel rapporto – si è registrato un incremento della produzione e della raccolta di biogas dalle deiezioni degli animali a fini energetici, evitando emissioni di metano dallo stoccaggio delle stesse".
"Recentemente – ha sottolineato il presidente Gattoni – sono state rese operative le procedure per la produzione e l’utilizzo del biometano in modalità extra rete. Riteniamo fondamentale che venga promosso a livello europeo l’utilizzo di questa grande risorsa energetica che può contribuire alla transizione verso un’economia a minor emissione di Co2, con un modello che valorizzi il ruolo strategico della rete del gas naturale e dia impulso all’industria del metano, fiore all’occhiello del “made in Italy” nel mondo».