Roma, 11 feb. - (AdnKronos) - Cinquanta miliardi di euro di mancati pagamenti per le famiglie italiane, un pagamento arretrato di 833 euro per ogni italiano, 111.000 aziende che hanno chiuso i battenti. Una situazione finanziaria difficile in cui lo strumento del credito è diventato sempre più impattante, per privati e aziende. Un mondo di debitori che, troppo spesso, versano in condizioni di particolari difficoltà economiche oltre che psicologiche e morali, anche a causa di modalità di recupero del credito a volte eccessivamente aggressive e scorrette.
Per questo, anche il settore del recupero crediti punta a dotarsi di un suo sistema di certificazione, volto a garantire trasparenza ed eticità. E' l'Ethical Debt Collection, sviluppato da LifeGate e Sai Global. Il progetto permette alle società di recupero crediti di certificarsi, rendendo trasparente la propria attività e assicurando quindi un impegno a garantire i massimi standard etici nelle attività di recupero del credito a vantaggio di tutti gli stakeholder.
Lo standard è organizzato in un'area generale e due aree specifiche: soddisfatti tutti i criteri vincolanti della prima area di approccio generale, la società potrà scegliere tra un focus sulle attività di esazione a domicilio e uno sull’attività di phone collection o su entrambe. In funzione della performance ottenuta (numero di requisiti facoltativi soddisfatti dall’azienda) sono stati definiti tre livelli di certificazione crescenti
“Le società di recupero crediti avranno la possibilità di garantire che la propria attività sia svolta in modo da raggiungere tutti gli obiettivi – spiega Stefano Corti, direttore generale di LifeGate – garantire la soddisfazione del mandante; e vantare un processo svolto nel pieno rispetto di tutti gli attori coinvolti, compresa la tutela etica del debitore. Un approccio che concretizza l’etica interna, con un indubbio impatto positivo sull’immagine dell’azienda verso i suoi interlocutori".
“Per qualsiasi tipo di organizzazione è ormai diventato sempre più importante dimostrare di condurre il proprio business in modo sostenibile - sostiene Davide Marzetto, Head of Audit Certification & Scheme Management Sai Global - il concetto di sostenibilità è sempre stato associato al rispetto dell’ambiente; da diversi anni però, ha iniziato a interessare anche le organizzazioni che per propria natura non hanno problematiche a livello ambientale ma vogliono comunque dimostrare ai propri stakeholder di condurre il business nel rispetto di principi etici condivisi”.
“Ethical Debt Collection” garantisce quindi che il debitore venga trattato con il massimo rispetto, che la società di recupero crediti e l’esattore operino in condizioni lavorative ottimali e che l’azienda mandante sia soddisfatta del processo di recupero del credito a fronte di un’azione globale etica e rispettosa.