Roma, 18 set. - (AdnKronos) - Fare una corretta raccolta differenziata e chi sbaglia paga. Almeno così dovrebbe essere. Per cercare di capire come si svolgono le attività di controllo sul territorio in materia di rifiuti abbiamo messo a confronto tre grandi città: Milano, Roma e Palermo. La città più attiva nei controlli è Milano che, dal primo gennaio al 12 settembre, registra 15.851 sanzioni. Sarà forse per questo che la raccolta differenziata a Milano nei primi 8 mesi del 2015 ha superato il 53%. Molte meno sanzioni nella capitale che ne conta 3424 (dal primo gennaio al 5 settembre) ma i cittadini romani non sempre hanno le idee chiare in tema di raccolta differenziata. E così finisce che scontrini, cartoni della pizza da asporto usati, lampadine e cristallo vengono conferiti nel cassonetto sbagliato. (Foto - Video)
Fa peggio Palermo con solo 351 verbali (fino al 31 agosto). In particolare, sia a Milano che a Roma, le inosservanze vengono verificate da accertatori ‘sul campo’, rispettivamente di Amsa o Ama, appositamente formati e abilitati a tale funzione. A Palermo invece spetta solo alla Polizia municipale il compito di controllare il corretto conferimento dei materiali, sia per i condomini che per le attività.
Guardando nel dettaglio, la voce che a Milano registra più inosservanze è la mancata effettuazione della raccolta differenziata del vetro con 6.777 sanzioni. A Roma, invece, è l’errato utilizzo/custodia dei contenitori condominiali assegnati (1.492). A Palermo, dove la raccolta differenziata è attiva in 6 zone, la Polizia municipale ha effettuato 626 controlli e 351 verbali da 50 euro ciascuno per una scorretta applicazione delle norme sulla raccolta.