Potrebbe sembrare una normale rana dalla testa un po' schiacciata, se non fosse per una sua sorprendente caratteristica anatomica. Che rischia di portarla all'estinzione. (Elisabetta Intini, 9 aprile 2008)
A differenza di tutte le altre rane del mondo, questa non ha i polmoni: respira direttamente dalla pelle, come fanno alcune salamandre. Per questo motivo la barbourula kalimantanensis del Borneo è divenuta una celebrità tra i biologi di mezzo pianeta, anche se, a dire il vero, lo strano anfibio non è un illustre sconosciuto per il mondo scientifico: fu infatti visto e classificato nel 1978, ma non è mai stato studiato attentamente. Così la raganella ha tenuto nascosto il suo segreto per trent'anni, fino a quando David Bickford - un biologo della National University of Singapore - si è accorto casualmente della mancanza dei polmoni durante un normale intervento di dissezione. Tra le creature a quattro zampe, l'assenza di polmoni è una caratteristica evolutiva rarissima, che la Barbourula potrebbe aver sviluppato per non affogare nei torrenti freddi nei quali vive. Queste acque sono più ricche di gas disciolti rispetto a quelle stagnanti delle paludi, e il loro flusso continuo garantisce alla rana un continuo ricambio d'ossigeno anche quando la corrente non le permette di tenere la testa fuori dall'acqua. Questa stessa caratteristica evolutiva vincente rischia però, adesso, di provocarne l'estizione: l'estrazione d'oro dalle miniere della zona inquina i corsi d'acqua circostanti, rendendoli anche più caldi.