di Peppe Croce
Il tè più costoso del mondo costa ben 150 mila dollari al chilo, non ha ancora un nome commerciale, ma chi lo produce promette un aroma straordinario. Ti dico solo è la qualità in assoluto più biologica dell’intero pianeta.
“La pianta è concimata solo
con escrementi di Panda”
Tè dei record - Spenderesti quasi 150 mila dollari per un chilogrammo di tè? Probabilmente no. E ancor più probabilmente non riesci neanche a credere che esista un infuso dal costo così esorbitante. E, invece, c’è eccome: se l’è inventato An Yanshi, un professore dell’Università cinese di Sichuan. An Yanshi ha ovviamente un segreto per riuscire a coltivare un tè dal valore così elevato: la concimazione. La pianta in questione, infatti, è concimata solo con cacca di panda. Avete letto bene: escrementi del simpatico orso simbolo della Cina e degli animali in via di estinzione.
Se è di panda... - Ma attenzione, che sia proprio cacca di panda e nient’altro perché gli escrementi di questo animale sono molto particolari. Il panda, infatti, ha un pessimo apparato digerente e questo “malfunzionamento” influisce molto sul rapporto tra quello che gli entra nello stomaco e quello che esce dall’intestino. Appena il 30% di ciò che mangia quotidianamente viene assorbito, mentre tutto il resto diventa escremento. La pupù del panda, quindi, è un ottimo concime perché è ricchissima di nutrienti, fibre e minerali che l’animale ha assunto - soprattutto nutrendosi di bambù – ma non completamente digerito.
Raro e caro - Capirai bene, quindi, che si tratta di un tè 100% biologico e naturale, che non ha mai visto neanche l’ombra di un fertilizzante chimico. Le rese non sono eccezionali ma il gusto e il profumo sì - giura il suo inventore - e il prezzo sale alle stelle. D’altronde non è neanche possibile immaginare una produzione in larga scala: i panda sopravvissuti sono appena un migliaio, 120 dei quali ospitati negli zoo.
C’è anche il caffè - Gli amanti del genere, però, sappiano che c’è anche un tipo di caffè con una storia molto simile a quella del tè alla cacca di panda: è il caffè “Kopi Luwak”, prodotto dalle bacche del caffè ingerite, parzialmente digerite e poi defecate dalla “Civetta delle palme”. Che non è un uccello rapace come molti potrebbero pensare. È, invece, un piccolo carnivoro simile a un procione che abita a Sumatra, in Indonesia, ed è ghiotto delle bacche di caffè. Solo che non le digerisce: il suo stomaco riesce solo a intaccarne la buccia, ma quel tanto che basta a togliere il gusto amaro dal caffè.
Quanto costa? 500 dollari al chilo o 5 dollari a tazzina se preferisci gustartelo al bar. Molto meno del tè del professor An Yanshi, ma è anche vero che la Civetta indonesiana non è in estinzione come il panda cinese... (sp)