Ecologia

Abbiamo un problema con l’intelligenza artificiale: addestrarla inquina

Dietro all'intelligenza artificiale vi sono server e hardware che lavorano consumando energia e producendo gas serra: è arrivato il momento di pensare a un'AI green.

L'intelligenza artificiale (AI) è un argomento di cui si parla molto negli ultimi tempi, leggendo con ammirazione (e, noi giornalisti, anche un po' di timore) gli articoli scritti da ChatGPT o stupendoci all'idea che possa provare sentimenti. Quel che non si pensa, però, è che l'AI non è solo un'entità astratta che macina dati e tenta di imitare (e superare) la mente umana: come emerge da uno studio condotto dal Mila – Quebec AI Institute (Canada), l'intelligenza artificiale viene addestrata usando principalmente combustibili fossili. «Dietro ai modelli di intelligenza artificiale vi sono strati e strati di hardware e tecnologia, che hanno un forte impatto sul nostro Pianeta – sia per l'energia che consumano, sia per i gas serra che emettono», sottolinea Alexandra Sasha Luccioni, autrice della ricerca.

AI ed ecologia. Secondo quanto emerge dall'analisi, una delle più ampie mai condotte fino a ora sul tema, meno del 25% delle AI usa fonti di energia a basse emissioni di carbonio: delle 95 AI ad alte prestazioni analizzate dai ricercatori, 73 traggono energia da reti elettriche alimentate da carbone, gas naturale o petrolio; solo 19 funzionano soprattutto grazie all'energia idroelettrica, e tre grazie al nucleare. L'energia solare ed eolica non sono la fonte energetica principale di nessuna delle AI.

Sempre peggio. Le emissioni associate all'addestramento dell'AI sono centuplicate dal 2012 al 2021: la tendenza degli ultimi anni delle aziende tecnologiche a dare in pasto ai modelli di AI sempre più dati potrebbe ulteriormente esacerbare questo trend. «Se i modelli saranno sempre più grandi e potenti, le emissioni diventeranno notevoli – anche se ci fosse un aumento nella contribuzione delle fonti rinnovabili», sottolinea Alex Hernandez-Garcia, autore della ricerca.

AI Green. Secondo Roberto Verdecchia dell'Università di Firenze, è possibile (e doveroso) rendere l'intelligenza artificiale più green: uno studio da lui condotto ha rilevato che solo modificando l'insieme di dati utilizzati per addestrare l'AI si può ridurre l'energia consumata di oltre il 92%, spesso con un impatto minimo o nullo nell'accuratezza dei risultati. Rendere l'AI più sostenibile si può, basta volerlo.

9 marzo 2023 Chiara Guzzonato
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