Riciclare dovrebbe essere un'abitudine appagante già di per sè: la consapevolezza di fare qualcosa di buono per il futuro del Pianeta è già un ottimo motivo per trascinarsi in pantofole fino al bidone della differenziata (se poi i bidoni fossero tutti come quelli in questa gallery, per buttare la spazzatura si farebbe la fila).
Ma, si sa, stanchezza, pigrizia, pioggia e il nostro telefilm preferito in tv possono scoraggiare dall'uscire di casa anche i più solerti riciclatori. Ecco perché in molte località italiane e non solo si stanno escogitando originali incentivi alla differenziazione dei rifiuti. Abbiamo selezionato i più divertenti e incoraggianti.
Notizie, consigli e curiosità per vivere in modo più ecosostenibile su Focus Green Life.
Non c'è sempre bisogno di un dispositivo ultretecnologico per convertire
la spazzatura in prodotti di prima necessità. Ci si può affidare anche a
un metodo antico ed efficacie: quello del baratto. Presso l'Ecopunto di
Niscemi e di Cinisi, entrambi in Sicilia, i clienti possono depositare
plastica, alluminio, carta e cartone. I rifiuti vengono pesati e
convertiti in punti, con i quali si ha diritto a ottenere generi
alimentari prodotti dalla cooperativa LiberAmbiente
e prodotti di consumo. Per esempio, 100 grammi di carta danno diritto a
un punto, 100 grammi di alluminio a 5. Accumulando punti si possono
acquistare pasta o legumi, ma anche biglietti per il cinema o il teatro a
seconda delle convenzioni stipulate con gli altri punti vendita della
zona.
Segreti e misteri della raccolta differenziata
Iniziative che possono sembrare moderne e innovative in realtà, non sono altro che il recupero di una prassi che in Italia era in vigore fino a poche decine di anni fa: quella del vuoto a rendere. Acquistare il latte in una bottiglia di vetro era normale nello Stivale degli anni '60. Dopo il consumo, la bottiglia si riportava in latteria e dopo un processo igienizzante, veniva riutilizzata (il vetro era un materiale costoso e in questo modo se ne sprecava di meno). In Danimarca, per le bottiglie di vetro, il vuoto a rendere è obbligatorio: all'acquisto si paga una piccola cauzione, che viene restituito quando si riportano i vuoti al negozio.
Una ripresa di questa pratica consentirebbe di risparmiare le emissioni di anidride carbonica prodotte nelle fasi di riciclaggio dei contenitori: pensiamo che una bottiglia di vetro può essere riutilizzata anche 50 volte prima di venire riciclata completamente, e una di plastica anche 14 volte. In questo senso è positiva la reintroduzione, in alcuni supermercati, di erogatori di detersivi alla spina che prevedono il riutilizzo del contenitore originario. Più che grandi tecnologie, talvolta basta un po' di buon senso.
Qual è secondo te il miglior incentivo alla raccolta differenziata e al riciclo dei rifiuti? Lascia un commento!