di Peppe Croce
È un abbinamento che non ti saresti aspettato, ammettilo. Domani apre i battenti in California una serra ultratecnologica con centrale elettrica a gas incorporata. La CO2 emessa viene pompata sui pomodori per farli crescere meglio.
"Bruciando gas si ottiene tanta CO2, ma anche decine di altri gas inquinanti"
Il contadino del futuro -
turbine a gas che producono calore ed energia elettrica
Il pomodoro anti-CO2 - I pomodori, in effetti, come tutte le piante del mondo, usano la CO2 per la fotosintesi clorofilliana. Senza di essa le piante non potrebbero crescere, né produrre alcun frutto. Ed è stato dimostrato che più CO2 hanno a disposizione, più crescono rigogliose. Anche il calore e la luce sono due fattori importanti, entrambi forniti dalla centrale di cogenerazione che, bruciando il gas naturale, alza la temperatura e accende i neon quando le giornate si accorciano. L'idea dei californiani, quindi, non nasce dal nulla: l'Olanda usa da tempo la stessa tecnica per le rose. Tutto bene, quindi?
Non è tutt'oro... - No, non va tutto bene. L'idea è di sicuro buona, se si accetta il compromesso dell'agricoltura industriale e la forzatura di far crescere i pomodori a un ritmo forsennato. Ma non è questo il problema: il gas, quando brucia, non emette solo CO2. Nei fumi di una centrale a gas, al contrario, c'è un po' di tutto anche se in piccole quantità: ossidi di azoto, particolato PM10, ossidi di zolfo, metano, monossido di carbonio, benzene e altri idrocarburi, formaldeide. Certo, parliamo di poca roba visto che la centrale ha una potenza di soli 8,7 MW, ma finisce tutta sui pomodori... (sp)