Roma, 3 nov. - (AdnKronos) - Dieta mediterranea in crisi, intervalli e merende a base di junk food, bambini sempre più a rischio obesità e incapaci di riconoscere i prodotti ortofrutticoli perché assenti dalle loro tavole. Gli ultimi dati elaborati da Ipsos per Save the Children indicano una chiara tendenza: in Italia sempre più bambini e adolescenti consumano meno frutta e verdura. Nel 2012 il 37% di loro diceva di mangiare prodotti ortofrutticoli a ogni pasto, percentuale oggi è scesa al 35%; lo stesso vale per chi introduce nella propria dieta alimentare frutta e verdura una volta al giorno, con una percentuale scesa dal 39% al 35%.
Per contro, sale il dato di chi ammette di non consumare mai ortofrutta o di farlo al massimo due volte a settimana: dal 25% al 31%. Anche uno dei più grandi studi condotti dall'Unione Europea (l'Idefics study pubblicato nel luglio 2014) su un campione di 16.220 bambini dai 2 ai 10 anni ripartiti tra Belgio, Cipro, Estonia, Germania, Ungheria, Italia, Spagna e Svezia, ha rilevato due dati preoccupanti: i bambini italiani sono i più obesi e in sovrappeso del campione preso in esame e i peggiori consumatori di verdure in quantità.
In Italia infatti oltre il 20% dei bambini è in sovrappeso e l'11% addirittura obeso. Scelte alimentari sbagliate sono alla radice di questa situazione, scelte che ancor più in questo particolare momento economico potrebbero venir cambiate ritornando ad una dieta più indicata per la salute dei bambini e per il portafoglio dei genitori.
"Dare a bambini e adolescenti frutta e verdura di stagione li aiuta ad avere un regime alimentare sano perché equilibrato e vario. Le numerose sostanze contenute in questi prodotti, inserite all’interno di un regime alimentare corretto, favoriscono certamente il mantenimento della salute di ogni individuo, soprattutto in occasione degli stress dovuti ai cambi di stagione", spiega Massimo Brusaporci, direttore di Alimos-Alimenta la Salute, cooperativa che coordina il progetto Fruitylife - Frutta e verdura, sana e sicura, co-finanziato dall'Unione europea con il ministero delle Politiche agricole.
"La natura è saggia - aggiunge - e ci offre i suoi gustosi frutti e le sue freschissime verdure nei tempi giusti per il nostro organismo. Utilizzare questi alimenti rispettandone la stagionalità è un modo per prendersi cura di sé. E poi, frutta e verdura di stagione, non solo fanno bene alla salute dei bambini, ma anche al portafoglio dei genitori. I loro prezzi al chilo sono enormemente più bassi delle classiche merendine confezionate".
Ad aiutare i genitori in questa sfida alimentare verranno incontro anche i distributori automatici presenti nelle scuole che, come dal recente protocollo d'intesa firmato dai 20 assessori regionali all'agricoltura, non potranno più erogare “cibo spazzatura”.
Spazio quindi per frutta e verdura, fresca o disidratata, tal quale o di IV gamma (mondata e tagliata a pezzetti e in pratiche confezioni monodose) acquistata dalla macchinetta o portata da casa, da mangiare durante l'intervallo per una giornata scolastica da affrontare con il giusto apporto di vitamine, fibre e sali minerali.
"Fruitylife trova questa iniziativa in linea con la propria campagna per la promozione del consumo di frutta e verdura – continua Brusaporci - consumo che è alla base di una corretta alimentazione e premessa irrinunciabile per il benessere di tutti, grandi e piccini. Con il progetto Fruitylife sosteniamo l'importanza di una dieta varia e di una nutrizione bilanciata, che tiene conto della stagionalità dei prodotti ortofrutticoli".
Oltre al calendario sulla stagionalità e a informazioni sulla corretta alimentazione, sul sito www.fruitylife.eu si possono trovare pratiche e veloci suggerimenti per portare in tavola ogni giorno frutta e verdura con fantasia. Il sito fornisce inoltre risposte alle esigenze conoscitive dei consumatori sulla filiera europea, sulla garanzia in termini di sicurezza e qualità, sulla tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli.