Ecologia

Plastica: perché riciclarla è così complesso?

Nel 2021 gli statunitensi hanno riciclato solo il 5% della plastica gettata: quali sono i motivi, e cosa possiamo fare per evitare un disastro ambientale?

La plastica è croce e delizia dei nostri tempi: inventata a inizio del XX secolo, da un lato ha permesso di abbattere i costi di molti oggetti, dall'altro ha contribuito a inquinare il nostro Pianeta. Riciclare la plastica è complesso, e lo facciamo ancora troppo poco: secondo un resoconto pubblicato da Greenpeace USA, nel 2021 gli statunitensi hanno riciclato solo il 5% delle 51 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica che hanno generato. Riusciremo mai a porre fine all'età della plastica?

Peggiorati. Ciò che stupisce è che la situazione sta peggiorando: nel 2014 gli USA avevano riciclato il 10% della plastica gettata, ma il tutto è precipitato quando nel 2018 la Cina ha iniziato a rifiutare i rifiuti (sic) dell'Occidente. E mentre la nostra capacità di riciclo diminuisce, la produzione di nuova plastica aumenta. Perché?

Economia circolare
«Circular claims fall flat again»: questo il titolo del report di Greenpeace USA, che potremmo tradurre come «Le promesse di un’economia circolare falliscono ancora», un rimprovero diretto alle aziende del settore che da anni parlano invano di circolarità. © Sansoen Saengsakaorat | Shutterstock

Negli USA solo due tipi di plastica vengono accettati nelle 375 strutture di riciclo del Paese: il PET (polietilene tereftalato), usato ad esempio nella produzione di bottiglie d'acqua o bibite; e l'HDPE (polietilene ad alta densità), utilizzato nelle bottiglie di shampoo e prodotti di pulizia. I tassi di riciclo per questi due tipi di plastica non sono comunque altissimi (meno del 21% per il PET e poco più del 10% per l'HDPE, entrambi in calo rispetto al 2020), ma sono comunque superiori a quelli degli altri cinque tipi, che vengono riciclati meno di 5 volte su 100.

Cinque perché. Secondo Greenpeace ci sono cinque principali motivi per cui non si ricicla (abbastanza) la plastica. Il primo è che ne produciamo in enormi quantità, impossibili da raccogliere; il secondo è che i rifiuti di plastica mista non possono essere riciclati insieme, e differenziarli tutti è impensabile (qui vi avevamo parlato di una possibile soluzione a questo problema); il terzo motivo è che il processo di riciclo stesso è dannoso per l'ambiente (poiché genera microplastiche) e per la salute dei lavoratori (che vengono esposti a sostanze chimiche tossiche); quarto, la plastica riciclata non può essere utilizzata per uso alimentare, perché potrebbe essere stata contaminata da sostanze tossiche mentre si trovava nei bidoni con altri tipi di plastica; infine il processo di riciclo è ancora troppo costoso, e costa meno produrre plastica da zero che riciclarla.

Soluzioni. Secondo Greenpeace, la soluzione si trova nel passato e si chiama riutilizzo: «Non è un concetto nuovo: è ciò che faceva il lattaio, ciò che faceva Coca Cola quando ritirava le bottiglie di vetro usate, le sanificava e le riutilizzava», spiega Lisa Ramsden, attivista di Greenpeace USA.

Alcuni Paesi si stanno già muovendo in questa direzione: in Italia è stato vietato l'uso di plastica usa e getta da gennaio 2022, mentre in Austria e in Portogallo l'obiettivo è raggiungere il 30% del riutilizzo nel 2030. Secondo un report del 2021, riutilizzare entro il 2030 il 50% delle confezioni di plastica in alcuni settori chiave ridurrebbe di 3,7 milioni di tonnellate le emissioni di CO2, di 10.000 miliardi i litri di acqua utilizzati e di quasi 28 milioni di tonnellate l'uso di materiale.

1 novembre 2022 Chiara Guzzonato
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