Roma, 28 giu. (AdnKronos) - L'Italia migliora sul fronte della raccolta di pile e accumulatori portatili e incrementa i quantitativi del 5%, superando la soglia dei 10 milioni di kg avviati al recupero in un solo anno. Un risultato che allinea il Belpaese alle medie europee con oltre il 41% delle pile esauste raccolte rispetto a quelle nuove immesse sul mercato, traguardo vicino al target europeo del 45% in vigore da settembre. Sono i dati 2015 presentati a Roma dal Cdcnpa (Centro di Coordinamento Nazionale Pile Accumulatori), l’organismo che coordina le attività di raccolta di questi rifiuti da parte dei Sistemi Collettivi e Individuali istituiti dai produttori di pile e accumulatori.
Nel dettaglio, nel 2015 i Sistemi di Raccolta aderenti al Cdcnpa hanno gestito 10.105.173 kg di pile e accumulatori portatili esausti incrementando la raccolta di oltre il 5% rispetto al 2014. La raccolta complessiva ha avuto origine da due flussi: 4.860.732 kg provenienti dai Consorziati (Sistemi Collettivi e Sistemi Individuali), che svolgono il servizio presso i soggetti iscritti al Cdcnpa e 5.244.440 kg derivanti dai servizi di raccolta professionali svolti sempre dai Consorziati presso altri soggetti che detengono i rifiuti (raccolta volontaria). Negli ultimi quattro anni, il rapporto tra il dato di raccolta dei rifiuti di pile e accumulatori portatili e quello dei nuovi immessi sul mercato dai Consorziati ha registrato un costante aumento passando dal 27% del 2012 al 41% del 2015.
Ancora. Al termine del 2015 i luoghi di raccolta iscritti al portale del Cdcnpa erano 4.480 (+28%), diffusi su tutto il territorio nazionale. I più diffusi sono i punti vendita in cui sono commercializzate le pile portatili e i centri di raccolta gestiti dai Comuni e dalle aziende di gestione dei rifiuti urbani. La Regioni che dispongono di più luoghi di raccolta si trovano nel Nord Italia: la prima è la Lombardia che conquista il podio con 1.096 luoghi di raccolta, seguita da Veneto e Piemonte. Nel Centro Italia i migliori risultati sono stati raggiunti da Lazio e Toscana, mentre per il Sud e Isole, le regioni con il maggiore numero di strutture sono Campania e Puglia.
La raccolta di pile e accumulatori portatili mostra le regioni del Nord Italia, con oltre 3,3 milioni di kg, come quelle più virtuose. In particolare segnaliamo che la Regione che raccoglie di più è la Lombardia mentre il Trentino Alto Adige ha registrato un incremento del 28,78%. Da segnalare anche altre due Regioni che hanno registrato un incremento considerevole: l’Abruzzo con un +110,37% e la Sardegna con un +210,92%. I Sistemi di Raccolta aderenti al Cdcnpa hanno, inoltre, raccolto 159.866.869 kg di accumulatori industriali e per veicoli, registrando un leggero calo rispetto al 2014.
Quest’anno per la prima volta nel report del Centro di coordinamento compare un focus dedicato all’Europa. Dai dati forniti dall’Epba, associazione europea dei produttori di batterie portatili, risulta che in termini assoluti, 8 Paesi (Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Svezia) generano e raccolgono da soli circa l’80% dei rifiuti da pile e accumulatori portatili europei. L’Italia è il quarto Paese per immesso sul mercato (il 12% del totale europeo) e per raccolta (l’11% del totale europeo).
"L’edizione di quest’anno del Report Annuale delle attività del Cdcnpa – osserva il presidente Giulio Rentocchini - assume un interesse particolare perché fotografa in modo puntuale il lavoro svolto finora e perché ci consente di prendere atto di come l’Italia stia raggiungendo in modo assolutamente efficiente gli appuntamenti che ci ha dato l’Unione Europea". "L’economia circolare è la scelta strategica - sottolinea Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente nella prefazione al Report - che l'Italia ha compiuto per avviarsi a uno sviluppo sostenibile. La corretta raccolta e il recupero dei rifiuti è ancora più importante quando parliamo di pile e accumulatori. Su questi, l'Italia ha già raggiunto un elevato target di raccolta".