Uno studio pubblicato su Science denuncia come l'uso dei pesticidi neonicotinoidi nelle risaie vicino al lago Shinji, nell'ovest del Giappone, abbia avuto conseguenze devastanti sulla fauna lacustre: in un solo anno la pesca di anguille e sperlani (Osmerus eperlanus) è scesa da 240 a 22 tonnellate.


Pesticidi e pescicidi. I ricercatori sostengono che i pesticidi, arrivati fino al lago dopo l'uso nei campi, abbiano stroncato lo zooplancton di cui si nutrono i pesci. Basandosi su decenni di dati raccolti, hanno riscontrato in un solo anno un calo dell'83% della biomassa di zooplancton del lago.
Secondo gli autori, lo stesso fenomeno è il responsabile del calo della pesca che il Giappone ha sofferto negli ultimi decenni, e non escludono casi analoghi nel resto del mondo. Dopo la prova degli effetti di questi pesticidi sugli insetti impollinatori (come le api) e sugli uccelli, questa scoperta è un'ulteriore conferma dei rischi impliciti nel loro utilizzo.