Ecologia

Pesci polari nelle profondità del Mediterraneo

Una fauna inattesa di specie invasive, tipiche di ben altre latitudini, è stata scoperta al largo del Libano, a 1.000 metri di profondità.

Si nascondevano a profondità difficili da esplorare, chissà da quanto tempo: creature marine tipiche del nord Atlantico e delle regioni polari sono state rinvenute al largo del Libano, da un sottomarino a comando remoto calato a un chilometro di profondità.

Quando hanno visto uno squalo lanterna atlantico (gen. Etmopterus) nuotare in queste acque, con il suo caratteristico bagliore azzurro, i biologi marini dell'agenzia per la conservazione Oceana, che ha guidato la spedizione, non credevano ai loro occhi. Questo pesce è tipico delle fredde acque dell'Atlantico settentrionale, così come la stella marina del genere Leptasterias, un organismo di colore scarlatto tipico dei mari polari, anch'esso ospite dei fondali libanesi.

Ancora non è chiaro come siano arrivati. Le basse temperature e la scarsità di predatori naturali in queste acque profonde potrebbero aver favorito la loro sopravvivenza, ma non si può dire con certezza da quando queste specie si siano insediate nei nostri mari. Potrebbero trovarsi lì da tempo e, semplicemente, nessuno li ha mai visti.

"Alieni" pericolosi. I ricercatori hanno trovato, nei fondali al largo del Libano, anche specie invasive originarie del Mar Rosso, come il pesce scorpione o il pesce coniglio (gen. Siganus), che preoccupano di più perché si tratta di specie voraci che limitano fortemente la biodiversità e la massa vivente nel proprio habitat. L'ipotesi è che questi siano arrivati fin qui nell'acqua di zavorra delle navi che passano attraverso il canale di Suez.

Questa ricerca servirà a individuare nei fondali libanesi nuove aree marine da proteggere. Qui sotto, le immagini di alcune delle specie osservate in un video del New Scientist.

4 dicembre 2016 Elisabetta Intini
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