di Peppe Croce
L'allarme arriva dalla conferenza internazionale su cibo e ambiente "Cooking for Solutions": tra pesticidi che finiscono in mare ed eccessivo consumo di pesce, la situazione è già critica.
"Dal 1960 a oggi il consumo di acqua per l'agricoltura è quadruplicato"
Cibo insostenibile -
difficile rapporto tra cibo, clima e ambiente
Cooking for Solution
Il peso dell'agricoltura - La produzione di cereali, ortaggi, frutta e verdura è uno dei motivi principali di allarme. Il mondo è sempre più popolato e bisogna garantire a tutti il diritto al cibo ma, dal 1960 a oggi, il consumo di acqua per l'agricoltura è letteralmente quadruplicato ed esistono tuttora paesi come l'India che consumano 100 volte più acqua di altri, come Israele, per produrre gli stessi alimenti. Per non parlare di fertilizzanti chimici e fitofarmaci, che finiscono nelle falde acquifere inquinando i fiumi, prima, e il mare dopo.
Troppo pesce - Altro enorme problema è la pesca, in costante aumento da decenni. Il pesce non serve solo a sfamare gli esseri umani, ma spesso viene anche ridotto in farina e usato per produrre mangimi super proteici per gli animali da allevamento. Compresi gli erbivori e con conseguenze preoccupanti. Chi non ricorda, per esempio, i numerosi casi di mucca pazza degli anni scorsi? In quell'occasione si arrivò a vietare la somministrazione di farine di origine animale alle vacche. Per non parlare, infine, dei metodi di pesca non sostenibile troppo spesso utilizzati dalle multinazionali del pesce in scatola o in vetro. Metodi che hanno spinto Greenpeace a stilare una classifica del tonno sostenibile dalla quale emerge una amara verità: le aziende più eco compatibili sfiorano appena la media nell'indice di sostenibilità. (sp)