Roma, 9 dic. (AdnKronos) - Attivisti di Greenpeace in azione per chiedere ai leader mondiali, riuniti a Lima in occasione della Conferenza Onu sul clima, di fermare i cambiamenti climatici. Lunedì 8 dicembre venti attivisti hanno composto, a lettere giganti, la scritta 'È tempo di cambiare! Il futuro è rinnovabile' presso le Linee di Nazca, uno dei siti più famosi del Perù.
"Mentre per il terzo anno consecutivo il popolo delle Filippine viene colpito da eventi meteorologici estremi, i negoziati alla Cop20 non riescono a produrre niente di utile per contrastare i cambiamenti climatici", sottolinea Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International, che in queste ore è nelle Filippine per portare testimonianza degli effetti del tifone Hagupit e dimostrare solidarietà al popolo filippino.
Il tifone Hagupit, il più forte ad abbattersi sulle Filippine quest'anno, ha già causato l'evacuazione di oltre un milione di persone. È la terza volta in tre anni - ricorda Greenpeace - che l'arcipelago viene colpito da un tifone durante la conferenza Onu sui cambiamenti climatici, dopo Pablo/Bopha nel 2012 e Yolanda/Haiyan nel 2013.
L'associazione ambientalista sottolinea che "alcuni tra i più grandi emettitori di gas serra, come UE, Cina e Usa, hanno presentato nel corso dell'anno i propri piani di riduzione delle emissioni. Piani purtroppo non ancora sufficienti per mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto del limite di 2°C, considerato come gestibile. Greenpeace continua a chiedere azioni forti e concrete per una rapida transizione verso un futuro 100 per cento rinnovabile al 2050, iniziando prima di tutto con la dismissione degli impianti a carbone".