Abbiamo automobili, treni e autobus elettrici: ma di aerei, nemmeno l'ombra – perlomeno non di aerei a lunga percorrenza, in grado di trasportare almeno un centinaio di passeggeri. Negli ultimi anni sono diverse le aziende che stanno lavorando a prototipi di velivoli elettrici: nel 2015 il CriCri, un monoposto 100% elettrico pilotato dal francese Hugues Duval (nel video qui sotto), e l'E-Fan della Airbus, hanno attraversato il canale della Manica. Si tratta tuttavia di aerei con poca autonomia, poco spazio e poca velocità. Come mai volare in elettrico sembra una (e)missione impossibile?
Batterie troppo pesanti. Il primo fattore che ci impedisce di volare a zero emissioni è il peso delle batterie: quando un jet decolla, tra il 20 e il 40% del suo peso è rappresentato dal carburante. A parità di energia prodotta, le batterie pesano trentacinque volte tanto: «Quanto maggiore è la potenza richiesta, tanto più è pesante l'aereo», spiega Bill Gates nel suo libro Clima: come evitare un disastro. Arriva dunque un momento in cui l'aereo diventa così pesante da non riuscire nemmeno a sollevarsi da terra: per quanto ne sappiamo ora, le batterie non saranno mai così leggere e potenti da muovere aerei e navi per più di brevi distanze e poco tempo.
Elettricità VS combustibili fossili. «Il miglior aereo completamente elettrico sul mercato può trasportare due passeggeri, raggiungere una velocità massima di 340 km/h e volare per tre ore prima di dover ricaricare le batterie», spiega Gates. Un Boeing 787 Dreamliner, un velivolo di linea di medie dimensioni, trasporta 296 passeggeri, raggiunge quasi i 1.000 km/h e ha un'autonomia di 14.000 km: «rispetto al miglior aereo elettrico attualmente sul mercato, un aereo di linea alimentato con combustibili fossili può volare a una velocità più che tripla e trasportare un numero di passeggeri quasi 150 volte superiore», sottolinea Gates.
Una soluzione c'è, ma è costosa. Insomma, almeno per il momento alimentare gli aerei di linea con l'elettricità è fuori discussione: un'alternativa proposta da Gates sono gli elettrocarburanti (combustibili prodotti utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili) e i biocarburanti avanzati (combustibili prodotti a partire da materie prime che assicurano un alto risparmio di emissioni di CO2). In questo caso, però, bisogna essere disposti a spendere molto: negli USA il carburante per aviazione nel 2021 costava in media 0,58 dollari al litro; i biocarburanti avanzati costano 1,41 dollari al litro, ben più del doppio; gli elettrocarburanti arrivano addirittura a 2,33 dollari al litro (quattro volte in più dei combustibili fossili).
La via dell'inquinamento è purtroppo sempre la più economica, ma solo a breve termine: quel che non paghiamo ora lo pagheremo tra qualche decennio, quando sarà troppo tardi per pentirsi di quanto abbiamo lasciato intentato.