Roma, 20 ott. - (AdnKronos) - Bene la nuova viabilità del Tridente Mediceo del Comune di Roma, ma non basta. L'associaazione Marevivo e il Centro Ricerche Citera della Sapienza chiedono al Campidoglio una pista ciclabile che, seguendo il corso del Tevere, attraversi in pianura la città. Un progetto che prevede la sostituzione dei vecchi e pesanti parapetti con ringhiere, che consentirebbero così di riappropriarsi della vista sul Tevere, e di creare delle “terrazze attrezzate”, autosufficienti anche da un punto di vista energetico.
Nel progetto è prevista anche la possibilità di ricaricare le bici elettriche con il fotovoltaico. Il Tevere, che la maggior parte di cittadini e turisti non incontra e non vede quasi mai durante la giornata, potrebbe trasformarsi così nel centro della nuova mobilità della Capitale anche in chiave di sostenibilità energetica. “È un programma che coniuga energia e ambiente e finalmente ci ricorda che Roma Capitale ha un piano per l'energia sostenibile, cosa ormai caduta nel dimenticatoio”, spiega Livio De Santoli, professore ordinario della facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università La Sapienza e autore del progetto.
“Sappiamo molto bene quanto sia difficile, se non impossibile, muoversi lungo il Tevere, avendo la sede nazionale dell’associazione situata su un barcone ormeggiato a Scalo de Pinedo - spiega la presidente di Marevivo, Rosalba Giugni - Realizzare per i cittadini, giovani e anziani, dei percorsi protetti indurrebbe molti a lasciare l'auto per le due ruote, farebbe bene alla salute, alla vivibilità della città, favorirebbe anche incontri e amicizie inaspettate: in poche parole, promuoverebbe una vita a dimensione dell'uomo”.