Ecologia

Pelle e primavera, dopo lo stress invernale parola d'ordine 'normalizzare'

Per affrontare la nuova stagione, la dermatologa Pucci Romano invita ad applicare i principi dell'ecodermocompatibilità: "Il cosmetico migliore è quello che mette la pelle in condizione di svolgere il suo lavoro"

Roma, 13 mar. (AdnKronos) - Parola d'ordine "normalizzare" la pelle. Dopo i rigori invernali la primavera rimette in moto metabolismo e ormoni e la cute può risentirne. Pucci Romano, dermatologa presidente di Skineco suggerisce all'Adnkronos trattamenti ad hoc per la stagione alle porte.

"L'inverno mette a dura prova la pelle, non solo di viso e mani che sono scoperti, ma anche quella del corpo visto che per molti mesi è stata caricata di tessuti poco affini, come ad esempio i collant", spiega la dermatologa. "La pelle esce dal freddo molto provata e disidratata - prosegue Pucci Romano - Con la primavera, poi, si rimettono in moto meccanismi metabolici e ormonali e anche l'attività sebacea, per chi soffre di problemi come dermatite seborroica e acne. I raggi solari sono più forti e nell'aria viaggiano pollini, allergeni e polvere".

Tutti elementi che possono 'stressare' la cute. Come intervenire allora? "Il primo step è la detersione: dobbiamo favorire il ricambio, ad esempio con scrub leggeri. Secondo passaggio: normalizzare il film idrolipidico, la pellicola che abbiamo sulla pelle", spiega la dermatologa che con Skineco ha 'costruito' la 'piramide dello skincare' sulla scia di quella elaborata da un gruppo di dermatologi statunitensi ma rivista nel segno della filosofia dell'ecodermocompatibilità.

Al terzo posto della piramide troviamo principi attivi e additivi. In cima i fotoprotettori e i conservanti. Tutte sostanze di derivazione vegetale e/o da green chemistry. "Perché il cosmetico migliore è quello che mette la pelle in condizione di svolgere il suo lavoro", sottolinea Pucci Romano che suggerisce di scegliere cosmetici ecologici, "i cui ingredienti siano biodegradabili", e dermocompatibili, "cioè adatti alla pelle".

Il consumatore dovrà quindi imparare a leggere l'Inci, la lista degli ingredienti. "Da evitare le sostanze di origine petrolchimica cercando quelle, appunto, dermocompatibili come i grassi vegetali, karitè e olio di oliva ad esempio, che penetrano lo strato corneo e hanno la capacità di normalizzare. Ci sono anche prodotti di sintesi buonissimi, come ceramici, colesterolo, glicerina, che possono convivere con i principi naturali", spiega la presidente di Skineco, Associazione Internazionale di Ecodermatologia che ha collaborato alla stesura della proposta di legge sulla 'certificazione ecologica dei prodotti cosmetici' all'esame delle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera.

Anche per il make up la "qualità è importantissima". Insomma "dobbiamo applicare gli stessi criteri di dermocompatibilità al trucco" facendo attenzione alla lista degli ingredienti e, dunque, a sostanze come "cobalto, cadmio, nylon, siliconi, metacrilati", spiega Pucci Romano. Un aiuto al benessere della pelle può arrivare anche dagli integratori senza dimenticare, rimarca la dermatologa, "che se ci alimentiamo in maniera corretta prendiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno".

In ogni caso, per un ausilio in più via libera a un "cocktail" di "vitamine del gruppo B, omega 3, 6 e 9 e vitamina E".

13 marzo 2015 ADNKronos
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