La Lego, azienda danese nota per produrre i famosi set di costruzioni per tutte le età, si è vista costretta a interrompere un ambizioso progetto ecologico. Due anni fa, infatti, erano stati investiti 400 milioni di dollari in un progetto di ricerca che potesse portare, mediante il riciclo delle bottiglie di polietilene tereftalato (o PET, quelle che di norma si utilizzano per l'acqua e per le bibite gassate), alla fabbricazione di mattoncini green. Purtroppo, a conti fatti, si è dovuto constatare che il processo utilizzato per trattare questo comune tipo di plastica e trasformarla in un materiale adatto allo scopo, è risultato avere un'emissione di gas serra superiore a quello standard.
Biciclette di legno. Tim Brooks, responsabile della sostenibilità di The Lego Group, ha spiegato come la plastica PET necessiti di ingredienti aggiuntivi per far sì che possa essere durevole e sicura per l'utilizzatore finale, nonché di grandi quantità di energia per portare a compimento i processi di lavorazione e asciugatura. Attualmente, ogni set Lego è realizzato mediante l'uso dell'Acrilonitrile Butadiene Stirene (ABS), un tipo di polimero che si ricava dal petrolio e, nel settembre 2022, l'azienda di Billund era stata costretta a incrementare di circa il 15-20% i prezzi dei suoi prodotti a causa dell'aumento del costo della materia prima. A proposito del tentativo fallito, è stato chiaro Niels Christiansen, amministratore delegato del gruppo nonché nipote del fondatore Ole Kirk Christiansen, parlando con il Financial Times: "È stato come cercare di realizzare una bicicletta in legno anziché in acciaio".
Medesimo obiettivo. La ricerca di un "materiale magico" che possa sostituire quello attualmente in uso, è ancora in corso, sebbene – per ammissione dello stesso Christiansen – siano già stati testati centinaia di composti, senza che al momento si sia trovata una soluzione. La Lego ha comunque annunciato di non avere alcuna intenzione di arrendersi e di avere altre idee per ridurre l'impronta di carbonio dell'ABS. Per questo motivo è previsto un ulteriore investimento di 1,2 miliardi di dollari, con l'obiettivo di produrre i mattoncini con materiali sostenibili entro il 2032. Intanto, un primo passo sarà quello di eliminare entro il 2025 i sacchetti di plastica monouso che oggi vengono utilizzati per impacchettare i pezzi all'interno delle scatole e di sostituirli con imballaggi di carta.