Milano, 12 mag. - (AdnKronos) - Filati, uncinetto e ferri di legno per colorare e personalizzare le celle. Dal 'Knit cafè' nato nella sezione femminile del carcere di San Vittore le detenute mettono ora in vendita le loro creazioni. Centrini, tende, copriletti & co. il prossimo 19 maggio saranno i pezzi forti dell'asta benefica 'L'arcobaleno incatenato' che si terrà presso la galleria Jannone in Corso Garibaldi a Milano. Banditore d'eccezione lo storico dell'arte Philippe Daverio. Il ricavato della vendita servirà a finanziare un'altra attività del carcere: il giornale 'Oltre gli Occhi'.
Il Knit cafè di San Vittore "contribuisce a sostenere la dimensione umana della carcerazione. Il knitting - spiega Francesca Masini, funzionario giuridico-pedagogico della sezione femminile di San Vittore - si è rivelata un’attività che ha saputo far incontrare le donne di diverse età e provenienze, andando oltre le barriere linguistiche e culturali".
Il progetto è nato lo scorso febbraio grazie alla collaborazione tra Lorenza Branzi, docente Naba e fondatrice della rete di appassionati di maglia e uncinetto 'Do-Knit', l'interior designer Consuelo Redaelli e l'azienda di filati Dmc Italia che ha fornito i materiali. In questi mesi ciascuna detenuta ha lavorato per realizzare oggetti e accessori di uso domestico, lavabili e resistenti, pensati per diventare elementi di arredo e personalizzazione delle celle. Oggetti così ben fatti che ora escono dal carcere pronti per essere ceduti al miglior offerente.