Un nemico incombe nelle zone del Mediterraneo. È il deserto che avanza. Per tenerlo sotto controllo, arrivano in soccorso le sentinelle spaziali.
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Agli occhi dello spettrometro MERIS (Resolution Imaging Spectrometer) montato su Envisat ecco come appare il Mediterraneo orientale. Il contrasto tra la lussureggiante vegetazione del delta del Nilo e la sabbia desertica del Sahara è visibilissima. Foto: @ ESA Ingrandisci l'immagine |
Sentinelle spaziali. DesertWatch non è il primo progetto che si propone di governare il territorio osservandolo dallo spazio. La Nasa ha già al suo servizio una nutrita squadra di satelliti (Aqua, Terra, Topex/Poseidon, Jason e Trmm) con cui controlla l'andamento delle coltivazioni o il livello dei laghi.
JAson per esempio, in orbita dal 2002, controlla l'influsso del clima sul mare, per individuare sul nascere onde anomale o studiare fenomeni meteorologici come gli uragani o El Niño, che periodicamente sconvolge gli equilibri del Pacifico lungo le coste cilene e peruviane. Sempre con i satelliti la Nasa ha avviato progetti per controllare la vegetazione nella fascia tropicale del Centro America, per rilevare nel giro di poche ore le eruzioni di vulcani in zone remote, per controllare la situazione dei ghiacciai di tutto il mondo e per tenere sotto controllo le alluvioni.
(Notizia aggiornata al 21 novembre 2004)