di Peppe Croce
Alcuni scienziati pensano di spruzzare acqua marina nell'atmosfera per creare nuvole artificiali che facciano ombra sul pianeta per combattere il global warming. Ma i dubbi sono più delle certezze...
"Le nuvole rifletterebbero i raggi solari raffreddando il pianeta"
Scienziati tra le nuvole -
problema del global warming
L'esperimento - Si parte dal presupposto che il tutto è stato testato - finora - solo al computer con sofisticati modelli matematici. Quindi non si sa esattamente cosa potrebbe succedere qualora l'esperimento venisse realmente messo in atto. Ecco perché le fasi previste per il progetto sarebbero tre. La prima consiste nel distribuire in uno specchio di oceano i nebulizzatori - su navi o piattaforme - e metterli al lavoro. Un aereo, dall'alto, monitorerebbe le caratterisctiche chimico-fisiche dell'acqua spruzzata e, nella seconda fase, il modo in cui si accumula nell'atmosfera. E siamo già alla terza fase, in cui anche i satelliti tengono sott'occhio le nuvole artificiali per vedere come si comportano.
Bello ma... - I dubbi, però, sembrano molti di più delle certezze. Innanzitutto - sempre che il gioco funzioni - si tratterebbe di spruzzare in aria quantità enormi di acqua dal mare, consumando una altrettanto enorme quantità di energia. Qualcuno, poi, si chiede giustamente che fine fa tutto quel sale spedito in atmosfera: potrebbe ricadere a terra a migliaia di chilometri di distanza sotto forma di pioggia salata. E, quindi, inquinare fiumi e terreni. O, peggio ancora, potrebbe finire nelle calotte polari rendendo i ghiacciai perenni un bel po' più salati. (sp)
NASA: temperature estive anomale [periodo 1951-2011]