Roma, 31 lug. (AdnKronos) - Verso il 100% di olio di palma certificato entro il 2020. E' il target che l'industria cosmetica si è data nell'ambito delle politiche di sostenibilità contro la deforestazione. Olio di palma e olio di semi di palma sono infatti ingredienti ampiamenti utilizzati nella produzione di prodotti per l'igiene e la cura personali.
"Olio di palma e olio di semi di palma, in italiano anche olio di palmisto, sono senza dubbio utilizzati in cosmetica sia, appunto, come oli che come derivati: cioè alcoli grassi, acidi grassi, trigliceridi di palma, burro di palma, diversi composti con sostanze che si chiamano alcanolammidi che servono a produrre dei tensioattivi schiumogeni", spiega all'Adnkronos Stefano Dorato, direttore Relazioni scientifiche e normative di Cosmetica Italia.
In pratica si tratta di "sostanze che, come tali o come derivati ottenuti per reazione o per estrazione di determinati componenti, vengono utilizzate come emulsionanti, che stabilizzano le emulsioni aumentandone la viscosità, come tensioattivi schiumogeni per la detersione e poi come ingredienti emollienti e umettanti".
Quindi dove possiamo trovarli? "In particolare nei prodotti per la detersione, dai saponi ai bagnoschiuma, in quasi tutte le tipologie di emulsioni, come creme e latti, nei prodotti per la rasatura e nel make up, dai rossetti alle matite - aggiunge - Sono presenti anche in certi prodotti per i capelli dove svolgono una funzione condizionante e nei prodotti per bambini come emulsionanti".
Oggi si parla molto degli effetti della produzione dell'olio di palma sulle foreste pluviali. Qual è l'impegno dell'industria cosmetica per la tracciabilità del prodotto? "Seguire la tracciabilità e la sostenibilità delle produzioni di olio di palma rientra nella politica delle grandi aziende internazionali. Molte di queste sono membri dell'Rspo (Tavola Rotonda per l'Olio di Palma Sostenibile, ndr). Numerose aziende cosmetiche multinazionali utilizzano già da anni, a partire dal 2008, il 100% dell'olio di palma certificato e alcune già applicano il simbolo dell'Rspo sui loro prodotti - continua Dorato - Altre raggiungeranno l'obiettivo '100% certificato' nel 2015 o si sono poste questo target entro il 2020. Dunque, si va verso il 100% di olio di palma da produzioni certificate entro il 2020, perché rientra nella politica di sostenibilità che grandi e piccole aziende stanno praticando".
"Anche in Italia, particolare attenzione viene data alla scelta delle materie prime che derivano da palme e palmisto per l'uso di prodotti certificati, un aspetto che rientra nel discorso più ampio delle politiche di sostenibilità messe in atto anche dalle imprese più piccole. Tra le associate all'Rspo, poi, ci sono molte aziende di materie prime, anche con sede in Italia, che garantiscono una fornitura certificata", sottolinea.