Ecologia

Le api e i loro network di impollinazione sono a rischio negli USA

In America il 94% dei network di impollinazione, le "collaborazioni" tra api e piante native, sono ormai andati persi. Quali le cause?

Quando si parla di estinzione delle api si fa riferimento a un fenomeno complesso, non ancora del tutto chiaro ma indubbiamente pericolosissimo, che rischia di causare danni incalcolabili agli ecosistemi e per il quale molti non si risparmiano dall'usare parole come "apocalisse". I motivi della strage di api e altri insetti impollinatori che sta avvenendo in questi anni sono infiniti, e la distruzione dell'habitat è ovviamente uno dei principali.

Distruzione che, stando a uno studio pubblicato su Insect Conservation and Diversity, sta causando non solo la scomparsa delle api ma il disfacimento dei network di impollinazione dei quali le api fanno parte – un antipasto di quanto potrebbe succedere nel resto del mondo se non agiamo rapidamente.

Cent'anni di distruzione. Con "network di impollinazione" si intende quella forma di collaborazione tra api selvatiche e piante native che fa sì che le prime utilizzino le seconde per nutrirsi, e a loro volta contribuiscano alla loro riproduzione. Lo studio ha analizzato l'evoluzione delle condizioni di salute di questi network nel nordest degli Stati Uniti negli ultimi 125 anni, scoprendo che appena il 6% delle associazioni tra api e piante è rimasto intatto. Del restante 94%, il 30% è completamente scomparso (o perché nell'area è sparita la pianta o perché sono sparite le api), mentre nel rimanente 64% le piante o le api rimangono dove sono, ma le seconde non visitano più le prime, preferendo approvvigionarsi ad altre specie, in molti casi importate e quindi esotiche.

Le cause della scomparsa delle reti. Le cause di questa distruzione, secondo gli autori, sono facilmente intuibili; la distruzione dell'habitat innanzitutto, ma anche le temperature più alte, che hanno causato lo slittamento temporale del periodo di fioritura di molte piante: un problema per molte specie di api, che hanno un periodo di tempo limitato durante il quale possono nutrirsi (e fare da impollinatrici), e che si ritrovano all'improvviso prive della loro tradizionale fonte di cibo.

Inoltre, molte specie esotiche, sia di piante sia di insetti, hanno "cacciato" quelle indigene dai loro habitat naturali, contribuendo alla distruzione delle reti. Per salvare le api, dunque, bisogna tra le altre cose puntare sulle specie native e sul recupero degli habitat.

6 agosto 2020 Gabriele Ferrari
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us