Ecologia

Negli armadi del futuro gli eco-jeans davvero "verdi"

Un nuovo processo produttivo potrebbe far risparmiare il 92% di acqua e il 30% di energia: una piccola rivoluzione per un capo molto diffuso e altrettanto inquinante.

Tutti ne abbiamo almeno un paio nell'armadio. Eppure è difficile immaginare un capo d'abbigliamento meno sostenibile: per produrre un solo paio di jeans occorrono poco meno di 9500 litri d'acqua, utilizzati per immergere la stoffa in ben 15 vasche di tintura all'interno delle quali questi pantaloni acquistano il loro caratteristico colore. Aggiungete grandi quantità di additivi chimici e acque di scarto, quindi moltiplicate per i 2 miliardi di jeans prodotti ogni anno nel mondo. Avrete così un'idea di quanto inquini uno degli status symbol della moda globale.

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Ma un modo per produrre jeans "verdi" (non nel colore) esiste, ed è stato presentato a Washington nel corso della recente conferenza «Green Chemistry & Engineering», sostenuta dall'American Chemical Society. Il processo, chiamato Advanced Denim e sviluppato dalla multinazionale chimica Clariant situata in Svizzera, prevede l'utilizzo di una sola vasca di tintura e tinte di nuova generazione composte da zolfo liquido concentrato e additivi a base di zucchero. Grazie a questa tecnica, tutte le altre fasi della produzione vengono eliminate, con un risparmio, per un paio di jeans, del 92% di acqua e del 30% di energia rispetto alle lavorazioni tradizionali.

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Il processo produce anche minori scarti di lavorazione: «circa l'87% in meno di rifiuti di cotone, che solitamente vengono bruciati immettendo anidride carbonica in atmosfera», come ha spiegato Miguel Sanchez, ingegnere tessile della Clariant che ha presentato il progetto. «Se solo il 25% dei jeans mondiali fosse tinto con questa tecnologia» ha specificato Sanchez, «si risparmierebbe acqua a sufficienza per coprire il fabbisogno di 1,7 miliardi di persone, prevenire il rilascio di 8,3 milioni di metri cubi di acque di scarto e risparmiare fino a 220 milioni di kWh di elettricità, eliminando il rilascio di una corrispondente quantità di emissioni di anidride carbonica ogni anno».

Che cosa ne pensate? Il tema della sostenibilità dei capi acquistati vi interessa come consumatori?
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4 luglio 2012 Elisabetta Intini
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