Ha fatto discutere la foto scattata da Karen Mason, fotografa naturalista: protagonisti dello scatto postato sul profilo Instagram della Audubon Florida (associazione attiva su tematiche ambientali), catturato sulla spiaggia di Saint Petersburg, in Florida, è una femmina di becco a cesoie americano (Rynchops niger) mentre imbocca il suo pullo.
Peccato però che il cibo non sia un verme, ma un mozzicone di sigaretta - quel genere di rifiuti che spesso gli uccelli scambiano per vermi. «Immagini come queste fanno capire quale impatto abbiano i nostri rifiuti sulla natura e gli animali», ha commentato un portavoce della Royal Society for the Protection of Birds (RSPB).

Le cifre dell'inquinamento. Durante la campagna di raccolta rifiuti annuale sponsorizzata da Ocean Conservancy in molte spiagge del pianeta sono stati raccolti più di 60 milioni di mozziconi di sigaretta, pari al 30% della spazzatura totale. Stando a quanto riportato sul sito Cigarette Butt Pollution Project, ogni anno nel mondo vengono fumati 5,6 mila miliardi di sigarette (che si stima passeranno a 9.000 miliardi nel 2025), e la quasi totalità (5.000 miliardi) dei filtri è "dispersa nell'ambiente" (ossia gettata ovunque capiti), dove può diventare cibo per animali, come in questo caso.
Nell'indagine Beach Litter 2018, condotta annualmente da Legambiente sui rifiuti ritrovati sulle spiagge italiane, le sigarette si trovavano al sesto posto (il 6,3% del totale), dopo bottiglie e contenitori di plastica per bevande. Quest'anno si avvicinano al podio: salgono in quarta posizione (8% del totale), con 77 mozziconi ogni 100 metri di spiaggia. Perché è così difficile, per i fumatori, buttare le loro "cicche" dove andrebbero buttate (o anche smettere di fumare, per dire)?