Roma, 13 apr. (AdnKronos) - Sedici progetti di scenografie sul tema della miseria che indagano il concetto di design sostenibile e la ricerca progettuale che nasce a partire dal senso della materia, inteso come origine di idee e cose. E' la mostra Aesthetics of Misery, l'Estetica della Miseria, presentata da Michele De Lucchi, progettista del padiglione Zero a Expo 2015, e Andrea Branzi, designer e co-fondatore di Domus Academy, in collaborazione con Oikos colore, materia per l'architettura nell'ambito della collettiva 'Materials: a Matter of Perception' a Palazzo Litta.
L'esposizione, organizzata in occasione della Design Week, è il risultato di un workshop al Politecnico di Milano supervisionato da Francesca Balena Arista e Marco De Santi. Senza l'ausilio di tecnologie avanzate, gli studenti hanno realizzato i modelli utilizzando materiali da 'invecchiare' e 'rovinare': legno bruciato, metallo arrugginito, tessuto sdrucito. L'installazione propone un percorso alla scoperta dei temi della decadenza e della precarietà; propone poi nuove idee e immagini di un design etico, una nuova idea di sostenibilità attenta all'uomo, all'ambiente, all'arte.