di Peppe Croce
Maria Damanaki, commissario europeo alla Pesca, bacchetta il commissario più famoso della Tv italiana per le sue abitudini alimentari. Il celebre personaggio ideato da Andrea Camilleri, e interpretato sullo schermo da Luca Zingaretti, nella nota fiction mangia spesso novellame. Ma l’Unione Europea vieta di mangiare pesci neonati...
Le famose mangiate di Montalbano potrebbero cambiare per sempre
Scontro tra commissari - Quando un commissario di Vigata incontra un commissario europeo, quello siciliano è un commissario morto. Giocando con le citazioni cinematografiche si può descrivere - scherzosamente - l’interessamento da parte di Maria Damanaki, commissario europea alla Pesca, nei confronti dei romanzi di Andrea Camilleri e della fiction trasmessa da Rai 1. La Damanaki, infatti, accogliendo le richieste degli europarlamentari Rita Borsellino e Guido Milana, ha scritto a Camilleri per chiedere che il suo famoso commissario smetta di mangiare novellame.
Pesci piccoli e pesci grandi - La pesca, e il consumo, di pesci neonati - nient’altro è il novellame - ha infatti un forte impatto ambientale. Togliendo i pesci piccoli dal mare, diminuiscono anche quelli grandi che ne sono predatori. Oltre, ovviamente, a non dare l’opportunità a un numero sufficiente di pesci di arrivare a riprodursi e ripopolare il mare.
Norme confuse - La legge europea, in merito, è molto chiara: divieto assoluto di pesca e commercializzazione di novellame. La legge italiana, come al solito, ha trovato l’escamotage inserendo una “quota di tolleranza” del 10% rispetto alle misure minime dei pesci che finiscono nelle reti dei pescatori. Uno stratagemma, in pratica, che impone di misurare ogni singolo pesciolino pescato per capire se, e quanto, sia stata violata la legge. Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, però, ha definitivamente bocciato la tolleranza e quindi non ci sono più scuse: niente novellame nel piatto. E la legge è uguale per tutti, anche per i commissari. (sp)