Molti dei fiumi più importanti al mondo sono contaminati dalla presenza di farmaci: lo afferma uno studio pubblicato su PNAS, che ha analizzato le concentrazioni di 61 medicinali, tra cui paracetamolo, nicotina e caffeina, in 258 fiumi del mondo, rilevandone livelli potenzialmente tossici in oltre un quarto. «Da oltre vent'anni ormai sappiamo che i farmaci contaminano le acque del Pianeta, con un potenziale effetto negativo sugli organismi che ci vivono», afferma John Wilkinson, uno dei coordinatori dello studio. «Finora però i dati disponibili non includevano molti Paesi del mondo, e riguardavano principalmente Cina, Nord America ed Europa occidentale».
Povertà e inquinamento. L'indagine, che ha incluso fiumi importanti come il Tamigi, il Rio delle Amazzoni, il Mississippi e il Mekong, ha rilevato la presenza di sostanze medicinali contaminanti in ogni continente. La povertà e il tasso di disoccupazione di un Paese sarebbero direttamente proporzionali ai livelli di inquinamento dei fiumi: i corsi d'acqua dei Paesi a basso reddito sono risultati infatti più contaminati rispetto a quelli dei Paesi più ricchi, probabilmente anche per la mancanza di regolamentazioni su smaltimento di rifiuti e acque reflue.
A contribuire all'inquinamento ambientale sono soprattutto l'abitudine di gettare rifiuti e contenuti residui delle fosse biologiche nei fiumi, diffusa nei Paesi meno sviluppati, e la mancanza di infrastrutture fognarie e farmaceutiche adeguate. I fiumi di Pakistan, Bolivia ed Etiopia sono risultati tra i più inquinati; i meno contaminati al mondo sarebbero invece i corsi d'acqua che scorrono in Islanda, Norvegia e nella foresta amazzonica.
Uno studio completo. Lo studio, che parte parte del Progetto di Monitoraggio Globale dei Farmaci (Global Monitoring of Pharmaceuticals Project) dell'Università di York (UK), è la prima indagine davvero globale sull'inquinamento ambientale da farmaci. «Abbiamo aggiunto 36 nuovi Paesi ai 75 studiati finora», specifica Wilkinson, che insieme ai colleghi spera, monitorando la presenza dei prodotti farmaceutici nell'ambiente, di sviluppare delle strategie efficaci per limitarne gli effetti potenzialmente dannosi.