Le luci artificiali fanno germogliare gli alberi una settimana prima del solito nel Regno Unito: a dirlo è una ricerca dell'Università di Exeter (Gran Bretagna) pubblicata su Proceedings of the Royal Society B. È la prima volta che la relazione tra inquinamento luminoso e data dello schiudersi delle gemme viene testata su scala nazionale.
Che fretta c'era? Lo studio si è avvalso di dati raccolti da volontari sparsi in tutto il Regno Unito, in un esempio efficace di citizen science. I partecipanti hanno riferito la data di germogliamento di querce, sicomori, faggi e frassini nella propria zona, e i dati sono stati confrontati con immagini satellitari per rilevare l'inquinamento luminoso delle aree studiate.
Nei luoghi più illuminati, le piante hanno germogliato in media 7,5 giorni prima. L'effetto è parso più marcato negli alberi che germogliano tardi, e nelle piante più basse rispetto alle fonti luminose cittadine.
Effetto domino. I ricercatori temono ripercussioni a catena del fenomeno: l'anticipo della schiusa potrebbe turbare gli equilibri delle falene che si nutrono delle foglie appena nate degli alberi, e di conseguenza degli uccelli che si nutrono di falene. Nuovi studi valuteranno gli effetti delle diverse lunghezze d'onda di luce sulle varie specie.