La notizia è sbalorditiva: gli impianti a carbone della Cina, finora ritenuti responsabili dell’aumento dei livelli di inquinamento, impediscono alla Terra di finire ricoperta dalle acque.
“Sorprendente studio sulle emissioni di zolfo: funzionano come un climatizzatore”
Studio scientifico - La notizia eclatante è lanciata da un nuovo e sorprendente studio: le emissioni di zolfo degli impianti energetici in Cina stanno boccando i raggi solari, producendo un effetto di raffreddamento nell’atmosfera, che contrasta l’effetto serra e il conseguente riscaldamento del Pianeta.
Badilate di carbone – Gli impianti energetici cinesi che inquinano bruciando carbone producono emissioni di zolfo, il cui impatto, combinato con il corrente stadio freddo dei cicli solari e con alcuni cambiamenti climatici, come El Nino e La Nina, nel Sud Atlantico, stanno contribuendo, come un climatizzatore, a mantenere basse le temperature terrestri.
Anche al contrario - Se ciò corrisponde al vero, un cambiamento nei cicli solari e una contemporanea ed ecologica riduzione delle emissioni di zolfo degli impianti cinesi, potrebbe avere l’effetto opposto e causare un innalzamento delle temperature.
Non a lungo termine - La riduzione delle emissioni di zolfo per il riscaldamento globale a causa delle emissioni di CO2 è noto, afferma il Professor Piers Forster dell’Università di Leeds, aggiungendo che: “è importante segnalare che tali fenomeni hanno però vita breve e che l’aumento di CO2 causato dagli stessi impianti rimane nell’atmosfera per molti decenni ed è causa del riscaldamento a lungo termine". (pp)
Niccolò Fantini