di Alessia Vicinanza
L’energia finora è stata in gran parte fornita da fonti che però ben presto si esauriranno. E da tempo si stanno valutando alternative rinnovabili. Il vento è fra queste: e se non fosse così ecologica? E se contribuisse al tanto temuto surriscaldamento globale?
"Potrebbe esserci una spiegazione logica per l'aumento della temperatura"
E se non fosse così “green”?
Una possibile spiegazione - Il fenomeno, in realtà, è molto semplice: di notte l’aria è più calda nella zona superiore, e le pale contribuirebbero semplicemente a trasportarla verso il basso con il loro movimento. Di conseguenza, come spiega lo stesso coordinatore della ricerca Liming Zhou, non ci sarebbe da preoccuparsi poi molto: la media diurna non sembra risentirne. Si tratterebbe di un fenomeno normale tanto da essere sfruttato - tramite l’uso di elicotteri - anche in agricoltura, per prevenire i danni di eventuali gelate notturne. Per avere dati più completi occorre aspettare che gli studiosi allarghino le ricerche ad altre zone, dato che finora, si sono limitati a monitorare solo alcuni campi texani.
Pale come funghi - La convinzione di essere dalla parte del giusto e di stare investendo in un’energia pulita, rinnovabile e, quindi, sostenibile, ha fatto sì che l’installazione di nuove pale eoliche, ovvero di quegli alti “mulini” longilinei che si vedono soprattutto nel nord Europa, prolificassero a vista d’occhio. Solo nella zona texana oggetto della ricerca sono state installate 2.214 nuove turbine nell’arco di sei anni. In Inghilterra è stato addirittura richiesto al governo di fare luce sulla situazione, tramite la “Campaign to Protect Rural England”, ovvero una campagna di protezione dell’Inghilterra rurale. La costruzione di oltre nuove 1.800 preoccupa gli abitanti delle zone limitrofe.
A grande richiesta in Italia - Per quello che ci riguarda, nel primo trimestre i dati di Terna (grande operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica) confermano un aumento della produzione e della richiesta di energia prodotta dal vento. Lontano dall’essere una fonte primaria, rimane, salvo approfondimenti dello studio texano che ci facciano cambiare idea, una buona alternativa. Un po’ come tutte le rinnovabili! (sp)