Roma, 9 feb. - (AdnKronos) - Orecchiette con braciolette, frittata alle erbe e la classica pastiera. Le ricette della tradizione regionale italiana sono buone, sì, e possono essere anche sane e sostenibili, basta fare attenzione ad alcuni particolari. Quali? Scegliere il giusto strumento di cottura, come l'antiaderente che ha bisogno di meno grassi, e sostituire gli ingredienti più grassi con varianti più leggere.
La tradizione culinaria italiana si rinnova: in linea con i valori di Expo 2015, legati a nutrizione a ambiente, Apci (Associazione professionale cuochi italiani) e Andid (Associazione nazionale Dietisti) con LifeGate e un pool di aziende, lanciano il progetto “Cucina la Salute con Gusto” (#cucinasalutecongusto), promosso dall'azienda Ballarini.
Destinatari: non solo i consumatori finali, ma anche e soprattutto chef e ristoratori "affinché la ristorazione fuori casa sia sempre di più all'insegna della salute e del gusto. Oggi - spiega all'Adnkronos Sonia Re, direttore generale Apci - spesso chi va al ristorante poi bilancia con una settimana di dieta, noi vorremmo invece che i consumatori non avessero rimorsi. Se è vero che i nostri figli vivranno di ristorazione fuori casa, allora lo scopo di uno chef diventa anche educativo".
Chef e dietisti insieme, dunque, nel progetto che si basa su un'analisi condotta da Andid nel corso dell’iniziativa “La giornata della buona alimentazione” e sulle ricette tratte dal testo storico “Le ricette regionali italiane” di Anna Gosetti Della Salda. “Cucina la salute con gusto” rappresenta un percorso educativo e culturale, strutturato attraverso diversi strumenti che nel corso del 2015 saranno la base per la realizzazione di molte iniziative rivolte ai consumatori e ai professionisti.
Cuore del progetto è il ricettario “Cucina la Salute con Gusto”. Un vero e proprio compendio di ricette regionali italiane, reinterpretate da chef e dietisti che hanno individuato insieme come rendere gustosi e anche salutari i piatti della nostra penisola.
Ogni ricetta è stata quindi analizzata e riproposta sulla base del gusto e delle conoscenze nutrizionali attuali. A completare il progetto l’indice di sostenibilità assegnato da LifeGate a ogni singola ricetta proposta nel ricettario, i principi nutrizionali, gli ingredienti e gli strumenti di cottura più adatti a una cucina gustosa, salutare e sostenibile.
Il progetto vede per la prima volta collaborare insieme attori di provenienze e storie diverse, con l’obiettivo di creare un percorso intorno alla cucina della tradizione, che oggi può diventare un patrimonio culturale, arricchito da nuove interpretazioni che tengano conto di un approccio attento alla salute e alla sostenibilità ambientale ed etica.
Il percorso, nato da un’idea dell’azienda mantovana Ballarini, vede l’impegno di alcune importanti imprese alimentari, scelte proprio perché condividono gli stessi ideali di eticità e approccio innovativo alla tradizione, portato avanti dalle associazioni. Protagonisti di questa avventura sono La Molisana, Granarolo, Mutti, Monini, Orogel e Dupont.
Nel corso dell’anno e in concomitanza con il semestre di Expo 2015 verranno organizzati a Milano appuntamenti e corsi di formazione rivolti sia al pubblico, sia ai professionisti. Obiettivo del progetto è sensibilizzare il più possibile diversi interlocutori sulla possibilità di mangiare bene, salvaguardando il proprio benessere e quello del pianeta. Sui principali social network (Facebook, Twitter, Youtube) con l’hashtag #cucinasalutecongusto partirà a marzo una campagna di comunicazione che prevede la pubblicazione quindicinale delle ricette tratte dal ricettario.