Roma, 16 apr. (AdnKronos) - Vanne bene le città d'arte, le capitali europee, gli Emirati Arabi ma anche le destinazioni a lungo raggio. In calo invece le richieste per Mar Rosso e Nord Africa dopo i recenti eventi in Tunisia con l'attacco al museo del Bardo. Luca Battifora, presidente Astoi Confindustria Viaggi, associazione dei tour operator italiani, traccia con l'Adnkronos un primo quadro delle tendenze per le vacanze in vista di due weekend di festa: 25 aprile e 1 maggio.
"Ci sono indicatori positivi sulla domanda del prodotto 'Italia su Italia' in particolar modo città d'arte, capitali europee ma anche viaggi di lunga gittata come area caraibica, Oceano Indiano e Estremo Oriente - spiega Battifora - E' un periodo di transizione per il bacino del Mediterraneo: è ancora un po' presto per avere i primi segnali di consumo su destinazioni come Spagna, Grecia o Italia mare, cioè Sardegna, Sicilia, Puglia.... Invece c'è un effetto di flessione nella domanda di prodotto per il Mar Rosso e in generale per le destinazioni nordafricane come conseguenza dei recenti fatti in Tunisia".
Trattandosi di fine settimana, al contrario dello scorso anno quando la vicinanza del 25 aprile con la Pasqua permise periodi di vacanza più lunghi, "la richiesta predominante è per long weekend, o short break come vengono chiamati dagli addetti ai lavori, quindi in prevalenza città italiane, viaggi di prossimità sul territorio italiano o capitali europee. Va molto bene - continua il presidente Astoi - anche il long weekend nella zona degli Emirati Arabi in particolare Abu Dhabi e Dubai perché è la stagione migliore".
La scelta è subordinata anche all'offerta del trasporto aereo: "le classiche capitali europee sono sempre richieste e apprezzate, parliamo di Londra, Parigi, Berlino, Amsterdam, Praga, Budapest, Madrid, la domanda su alcune città meno note può invece ricadere laddove ci sono offerte delle compagnie low cost. Quindi, se c'è un prezzo del trasporto aereo conveniente le persone ne approfittano per scoprire una nuova località".
Più in generale "siamo in una fase di attesa per capire come sarà l'estate dopo che abbiamo avuto per l'ennesima volta dei fattori esterni che hanno influenzato la domanda come i fatti di Tunisi e la tragedia della Germanwings. Le fotografie del primo bimestre dell'anno erano buone: nonostante ci sia un dollaro sfavorevole per gli europei il Nord America sta andando bene, la domanda su molte località sta tenendo ma è indubbio che c'è stato un rallentamento sulla richiesta di alcuni Paesi nordafricani che rappresentano il miglior rapporto qualità-prezzo.
Quindi quella fascia di consumatori che cerca una vacanza con un budget contenuto certamente ha qualche difficoltà in più. Il mercato, però, sta reagendo e stiamo facendo delle proposte alternative che possano soddisfare anche questi clienti".