Ecologia

Le mamme scelgono il baratto, più facile se è a portata di click

Dal party organizzato all'online: la soluzione allo spreco è lo swap. L'obiettivo? Far conoscere nuovi 'proprietari' a capi di abbigliamento ma anche a giocattoli e accessori, che spesso restano incensurati nell'armadio

Roma, 8 mag. - (AdnKronos) - Per le mamme lo shopping è portata di swap. Ebbene sì, i pargoli crescono velocemente e (molto) spesso alcuni vestiti, ma anche giocattoli e accessori, restano incensurati nell'armadio. Una soluzione a tanto spreco è il baratto. Da nord a sud: sono sempre più diffusi gli swap party dedicati proprio al mondo delle mamme. Il 22 maggio l'appuntamento è a Roma,presso il Caffè Letterario 360° Sud nel quartiere Monterverde., per barattare vestiti per le mamme, i bambini e i ragazzi da 0 agli 16 anni.

In vista del cambio di stagione mamme e bambini sono invitati a svuotare i loro armadi e a partecipare a questo evento basato sullo scambio di capi di abbigliamento, accessori, scarpe e borse (tutto in ottime condizioni e mai fuori moda) in un ambiente preparato appositamente. I vestiti che non dovessero conoscere nuovi 'proprietari' verranno donati all’Associazione Salvamamme. L'evento è approvato dal blog Family Welcome dedicato a tutte le iniziative per vivere la città e le vacanze con i bambini.

Lo swap poi riscuote successo anche sull'online. Si tratta di un trend in crescita nel Bel Paese che vede le mamme sempre più tecnologiche nel prendersi cura dei propri piccoli. Basta guardare i dati de 'L'Armadio verde' , il primo marketplace italiano per scambiare comodamente da casa e a qualsiasi ora i vestiti dei più piccoli. Ad oggi l'Armadio verde conta una community di 1500 mamme swapper, tra i 25 e i 45 anni che negli ultimi due anni hanno attivato 25mila scambi. Ogni mamma "mediamente scambia 80 vestiti l'anno" racconta all'Adnkronos, Eleonora Dellera ideatrice, insieme a David Erba, del progetto e le previsioni di crescita sono molto ambiziose: "contiamo di arrivare a 5mila mamme swapper entro la fine del 2015”.

In una collezione di 8-9mila pezzi che conta 1580 marchi ce n'è veramente per tutti i gusti. A scambiare, spiega Eleonora, “sono prevalentemente le mamme. C'è anche qualche papà ma sono delle rarità, forse tre in tutto”. Quanto alle mamme, si dividono in tre categorie: “c'è quella fashion che scambia perché vuole cambiare spesso il guardaroba del bambino; la mamma green attenta allo spreco e infine c'è la mamma che vuole risparmiare”. Quest'ultima è la più gettonata anche perché il risparmio medio del baby swap è dell'85-90%.

Diventare una mamma swap è semplice, le regole sono poche. Per ogni vestito che si sceglie di scambiare si accumula un credito in stelline che consente di poter scegliere altri vestiti. Per ogni vestito scelto il costo, “legato al servizio che viene offerto”, è di 5 euro.

Quanto ai vestiti devono essere come nuovi o nuovi (per i quali viene dato un credito in stelline superiore), lavati, con cerniere e bottoni funzionanti e delle migliori marche.

Sono escluse le marche mass market questo perché “non si percepisce il vantaggio dello swap se si scambia qualcosa che già costo poco”. Inoltre, “intendiamo privilegiare i nostri marchi made in Italy” spiega Eleonora. E non solo. “Il nostro database – spiega Eleonora - è sempre aggiornato e diamo la possibilità alle nostre mamme swapper di segnalare anche marchi locali di alta qualità”. L'Armadio verde offre così anche una dimensione glocal “dando la possibilità a tutte le mamme di Italia di conoscere anche piccoli brand" con buona pace del made in Italy.

8 maggio 2015 ADNKronos
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