Se vi dicono "salsiccia di funghi" penserete subito a un alimento vegano... No, queste strutture tubolari di origine naturale allo studio di un'università londinese potrebbero rappresentare uno dei materiali da costruzione del futuro.
Aleksi Vesaluoma, studente della Brunel University London, ha "coltivato" e sviluppato gli strani e oblunghi cilindri che vedete nelle foto in questa pagina in collaborazione con gli architetti di Astudio. Sono a base di miceli, gli intrecci di filamenti che costituiscono l'apparato vegetativo dei funghi e che si diffondono nel terreno in cerca di nutrienti per sostenere la parte più esterna, quella che vediamo spuntare dal suolo.
Vesaluoma ha selezionato miceli di orecchione (Pleurotus ostreatus) una comune specie di fungo, che ha mischiato con cartone umido. Crescendo, il fungo ha mangiato il cartone, demolendolo in particelle più piccole e facili da modellare, cementate come se a tenerle fosse una colla.
Inserito in una garza di cotone tubolare - l'equivalente del budello per le salsicce - il materiale fungino rimane piegabile e forgiabile a piacimento per quattro settimane, mentre diventa sempre più denso e resistente. Il prodotto finale è 10 mila volte meno rigido di un mattone tradizionale, ma può essere caricato del peso di 50 auto.
Mensola con risotto. Inoltre è biodegradabile e produce, in superficie, funghi commestibili. Potrebbe quindi essere impiegato, per esempio, come scaffalatura-dispenser di funghi... Ma lo scenario più probabile è che le salsicce di fungo possano servire, in futuro, a costruire impalcature e ponteggi provvisori, da montare e smontare in fretta. Se fossero abbastanza resistenti, sarebbe un modo per costruire con poca spesa e senza inquinare.