Roma, 5 ago. - (AdnKronos) - Un totale di 961.179 kg di lampadine esauste raccolte e avviate a corretto trattamento, grazie ai conferimenti di privati e professionisti dell’illuminazione. Sono i dati del Consorzio Ecolamp relativi al primo semestre del 2016, che 'premiano' proprio i cittadini: la porzione più rilevante (56%) delle lampadine esauste gestite, infatti, proviene dagli oltre 1.800 Centri di Raccolta serviti dal consorzio e prevalentemente riservati al conferimento dei privati cittadini.
Si tratta di un’inversione di tendenza rispetto al passato, con i conferimenti domestici ai Centri di Raccolta comunali (56%) in sorpasso rispetto ai rifiuti provenienti dai servizi volontari di Ecolamp (44%), messi a disposizione dei professionisti, primi fra tutti gli installatori elettrici. Complessivamente il canale volontario alimentato da tre principali servizi di raccolta (Extralamp, Waste-in e Collection Point), ha fatto registrare oltre 420 tonnellate di sorgenti luminose avviate a trattamento nel primo semestre 2016.
Sono Lombardia, Veneto e Piemonte i campioni della raccolta di lampadine esauste, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto del podio. Le tre grandi regioni del Nord coprono, secondo i dati Ecolamp, quasi il 50% del totale raccolto in Italia durante i primi sei mesi di quest’anno. La Lombardia ha raggiunto nel primo semestre 249 tonnellate, contribuendo per il 26% alla raccolta nazionale del Consorzio, seguita dal Veneto con 127 tonnellate (13,3%) e dal Piemonte con 92 tonnellate (9,6%) di sorgenti luminose avviate a riciclo.
Il podio provinciale della raccolta Ecolamp rimane invariato rispetto alla classifica degli ultimi tre anni: la prima posizione è della provincia di Milano con oltre 66 tonnellate, pari a circa il 7% della raccolta totale registrata nel primo semestre. Segue Roma che ha raccolto 61 tonnellate di lampadine esauste (6,4% del dato nazionale). Al terzo posto Torino con una raccolta di 50 tonnellate, pari al 5,3% della raccolta di sorgenti luminose esauste, durante i primi sei mesi del 2016.
Ecolamp rende inoltre disponibili i dati di recupero e smaltimento di materie, ottenute dal trattamento delle sorgenti luminose esauste nel corso dell’intero 2015. Lo scorso anno il consorzio ha registrato materie prime seconde recuperate, pari al 93,5% del rifiuto avviato a trattamento, in particolare: il 70% in vetro, il 10,5% in metalli e il 5,5% in plastica.
Sono state inoltre separate poco meno di 60 tonnellate di polveri fluorescenti, contenenti mercurio, pari al 2,8% del rifiuto, contro un 3,6% dell’anno precedente.
Si tratta di risultati importanti sotto molteplici punti di vista: se da un lato questo ha consentito che non venissero dispersi inquinati dannosi per l’ambiente e la salute umana, dall’altra, in un’ottica di Economia Circolare, il dato evidenzia quanta parte di questi rifiuti possa rientrare nel ciclo produttivo, senza la necessità di utilizzare nuove materie prime.