Un inquietante aumento di laghi glaciali sta interessando la regione dell'Everest. L'ultimo allarme, lanciato dai ricercatori delle università di Sheffield e Leeds (Gran Bretagna), riguarda il ghiacciaio Khumbu, nel nord-est del Nepal: a causa delle temperature elevate in rapporto alla stagione, le pozze di ghiaccio fuso sulla sua superficie, prima isolate e sparse, si stanno ora ingrandendo a formare specchi d'acqua più grandi.
Un fenomeno già osservato su altri ghiacciai himalayani e che potrebbe favorire improvvise e pericolose inondazioni, dovute allo straripamento dei laghi.
Una collana di laghi. Ann Rowan, a capo della ricerca, ha monitorato per 15 anni il ghiacciaio Khumbu attraverso immagini satellitari e tre diverse spedizioni. Quella più recente è la prima dopo il devastante terremoto in Nepal di aprile.
«Dieci anni fa c'erano piccoli laghi sul ghiacciaio, ma ora hanno iniziato a divenire più grandi e ad unirsi. In particolare, sul lato sinistro del versante inferiore del ghiacciaio, c'è una serie di sette o otto grandi laghi che stanno iniziando ad unirsi e a formare una lunga catena» afferma Rowan. «Al momento, sembra che il ghiacciaio si stia disintegrando: potrebbe formare diversi e pericolosi laghi sulla sua superficie.»
disastri improvvisi. L'aumento delle temperature favorisce lo scioglimento dei ghiacci alla base del ghiacciaio, creando depressioni che incoraggiano la formazione dei laghi e impediscono all'acqua di ruscellare via. Se il processo continua, ci saranno nuovi laghi glaciali di cui preoccuparsi. In particolare, si temono gli tsunami di ghiaccio (glacial-lake-outburst floods, GLOF), inondazioni improvvise generate dalla rottura delle sponde di ghiaccio o roccia che racchiudono i laghi glaciali, con il conseguente straripamento di enormi masse d'acqua.
Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unep), nell'ultimo secolo ci sono stati 35 eventi di questo tipo tra Nepal, Pakistan, Bhutan e Cina.