Roma, 27 ott. - (AdnKronos) - La sostenibilità per le aziende italiane si sta sempre più trasformando da scelta etica a vera e propria leva di business in grado di incrementare fatturato e competitività sul mercato. E’ quanto emerge da una ricerca promossa da Conai, realizzata da Doxa Marketing Advice su un panel di 300 imprese, illustrata oggi a Milano nell’ambito della presentazione del Rapporto di Sostenibilità 2014 del Consorzio Nazionale Imballaggi.
Per 7 aziende su 10 gli investimenti apportati in sostenibilità hanno portato benefici in termini di fatturato (69%) e competitività (70%), oltre che di reputazione (82%). Le aziende italiane oggetto della ricerca mostrano una maggiore familiarità con il concetto di sostenibilità, con il 71% del campione che dichiara di farla rientrare all’interno delle strategie aziendali, e il 74% delle imprese che prevede all’interno del proprio organico un responsabile della sostenibilità.
Particolarmente significativa è la correlazione che emerge tra andamento del business e sostenibilità: tra le imprese che hanno visto un aumento del fatturato negli ultimi 2 anni, una su due (49%) è fortemente impegnata nella messa a punto di pratiche sostenibili, mentre questa percentuale scende a una su cinque (20%) tra le aziende che hanno registrato un fatturato stagnante o in flessione.
Tra le iniziative adottate da parte delle imprese italiane a livello di processi aziendali, si segnalano l’impiego di materie riciclate e l’utilizzo di tecnologie a minore impatto ambientale (entrambe a 77%), la progettazione di soluzioni di imballaggio più ecologiche (70%) e la riduzione dell’impiego di materie prime vergini (64%). E sono proprio queste le azioni che, a detta dei manager, più andrebbero a impattare positivamente sul fatturato aziendale.
Tra le azioni promosse nei confronti dei dipendenti, spiccano invece la promozione della raccolta differenziata (85%), la riduzione dei consumi energetici (83%), dell’uso di carta (81%) e dei rifiuti (80%). Ma ci sono ancora alcuni ostacoli che impediscono la piena realizzazione di queste iniziative: i più citati sono il deficit di competenze, le difficoltà nella misurazione quantitativa dei reali benefici apportati e i tempi di attuazione troppo lunghi di queste iniziative.
Nonostante questo, la strada imboccata dalle aziende in favore della sostenibilità non sembra essere soggetta a ripensamenti: se il 90% delle imprese dichiara di avere in programma ulteriori iniziative e progetti in quest’ambito, la maggioranza delle aziende (60%) è intenzionata ad aumentare ulteriormente l’investimento in sostenibilità, in termini di risorse economiche, umane e di tempo dedicate a questo aspetto.
Secondo l’83% dei rispondenti, sostenibilità e innovazione vanno di pari passo, e i consumatori andrebbero a premiare con le loro scelte d’acquisto le aziende più virtuose, secondo un’opinione condivisa da 2 manager su 3 (66%).
Il 95% delle imprese si è inoltre già dotato di uno strumento per la valutazione della sostenibilità in azienda (bilancio sociale, codice etico, rapporto di sostenibilità).