di Peppe Croce
Un recente articolo su PopSci prefigura un futuro in cui la ricarica wireless dei gadget elettronici ridurrà di molto le batterie che finiscono in discarica. Ma sarà poi vero?
"La ricarica wireless sarà presto molto diffusa, è un bene per l'ambiente?"
Wireless power -
Sono in corso esperimenti anche sulle auto elettriche a batteria, il che dimostra che la ricarica wireless funziona anche con accumulatori di grosse dimensioni e capacità
Stop alle discariche - Secondo PopSci, infatti, per anni si è detto che le batterie ricaricabili avrebbero tolto migliaia di tonnellate di velenosissimi accumulatori di carica dalle discariche. Ma, in realtà, ciò non è successo perché oggi in discarica, invece delle batterie normali, ci finiscono quelle ricaricabili. Poi però aggiunge: «La ricarica wireless presto sarà compatibile con molti dei dispositivi mobili di oggi, offrendo un metodo universale e più eco-friendly di ricarica». Una frase inspiegabile, visto che la batteria ricaricabile resta anche se la ricarica è senza fili.
Problemi di efficienza - Ma non è solo questione di batteria: il sistema in sé potrebbe essere molto meno eco-friendly di quanto PopSci affermi. Sempre dall'articolo: «I caricatori wireless di oggi forniscono l'86% della potenza di un caricatore a filo, quindi non c'è un grande aumento dei tempi di ricarica». Ma c'è un evidente problema di efficienza: se, a parità di potenza, col caricatore wireless passa l'86% della carica vuol dire che è il 14% meno efficiente di un caricatore a filo. E che quel 14% si spreca. Solitamente in calore, a giudicare dalle lamentele di chi sta sperimentando i primi gadget elettronici con ricarica wireless che hanno proprio il problema del surriscaldamento quando sono sotto carica. Ma questo è un difetto che hanno anche alcuni tablet già in commercio... (sp)