di Peppe Croce
La strage di api degli ultimi anni, secondo uno studio condotto alle Hawaii, non è per forza collegata all'uso degli insetticidi neonicotinoidi. Ci sarebbe di mezzo anche un virus.
"La teoria più accreditata resta quella degli insetticidi"
Strage silenziosa -
Ricerche alle Hawaii - La nuova teoria arriva da un gruppo di ricerca operativo alle isole Hawaii che chiama in causa un parassita delle api, il Varroa Destructor, che causa negli insetti gli stessi sintomi dell'intossicazione da neonicotinoidi. Morte compresa. Il parassita, infatti, sarebbe in grado di infettare la stragrande maggioranza di un alveare con un virus letale.
Difficile da dimostrare - Il problema serio di ogni studio sulla moria delle api è che la teoria dell'intossicazione chimica da neonicotinoidi è inconfutabile in laboratorio, ma difficilissima da dimostrare all'aria aperta. Questo perché l'insetticida non viene solo spruzzato sulle piante ma lo si usa anche per trattare - o, come si dice in gergo tecnico "conciare" - i semi. In questo modo è possibile che un agricoltore noti la moria delle api nel suo campo senza aver utilizzato i pesticidi. Ma, magari, i semi usati erano già intossicati. Allo stesso modo anche la "teoria hawaiiana" è tutta da dimostrare perché bisognerà fare analisi approfondite sui prossimi casi di moria. Che, nel frattempo, stanno diminuendo grazie al divieto di vendita introdotto in vari paesi - Italia compresa - di semi conciati. Altre teorie, poi, non escludono che la strage di api sia dovuta alle piantagioni ogm o alla diminuzione del polline nelle piante. (sp)